mercoledì 1 ottobre 2008

Ici, obbligatoria anche per i fabbricati rurali

Ici, obbligatoria anche per i fabbricati rurali I nuovi orientamenti della Cassazione e dell'Anci Emilia Romagna
di Paola Mammarella

01/10/2008 - Anche i fabbricati rurali saranno sottoposti a Ici. Lo stabiliscono varie sentenze della Corte di Cassazione, tra cui la 15321/2008 che, contrariamente agli orientamenti precedenti, assoggetta all’Ici anche gli immobili posseduti dalle cooperative agricole rientranti nella categoria D/10.

La sentenza, analizzata in una circolare dell’Anci Emilia Romagna depositata lo scorso 24 settembre, si rifà al Decreto Legislativo 504/92, per cui è irrilevante la condizione personale del possessore e l’uso al quale l’immobile è destinato.

La ruralità non è più condizione sufficiente all’esenzione dall’Ici. A partire dal Decreto Legge557/93, che istituisce il Catasto dei fabbricati e modifica i requisiti di ruralità, esiste l’obbligo di pagamento dell’Ici anche per i fabbricati rurali, la cui competenza spettava in precedenza al Catasto dei terreni. L’obbligo di imponibilità non è però accompagnato da quello di presentare accatastamento da parte del proprietario. A questa operazione deve provvedere l’Agenzia del Territorio per evitare disparità di trattamento tra i fabbricati costruiti nel 2000, già inseriti nel Catasto dei fabbricati, e quelli precedenti al 1996, rientranti nel Catasto dei terreni. La base imponibile è conteggiata in base alla rendita presunta, che può essere autocalcolata dal contribuente o accertata dal Comune. I recuperi potranno arrivare fino al 2002.

Di parere contrario l’Agenzia del Territorio, che nella circolare 7/T difende la non assoggettabilità ad Ici e imposte sul reddito. Posizione smentita dalla sentenza 23031/2007 della Corte di Cassazione, che considera non vincolanti i pareri espressi dalle pubbliche amministrazioni.

Confusione in merito alle istruzioni per la compilazione dell’Ici 2007, in cui compare un’unica voce di esclusione, esenzione e ruralità. Anche in questo caso la Cassazione ha difeso il proprio orientamento, spiegando che ci sono precedenti smentite da parte della giurisprudenza agli atti amministrativi.

Necessari chiarimenti e una attenta campagna informativa che coinvolga le imprese agricole. Per il momento l’Anci favorisce la non applicazione di sanzioni nei casi di incertezza e la non retroattività della nuova definizione di ruralità.

A porre fine alla confusione istituzionale esistente provvederà la Legge Finanziaria del 2009.
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