Continua l'opposizione della Regione Lazio all'attuazione di progetti inquinanti, che non rispondono alle esigenze della riduzione delle emissioni in atmosfera, che anzi le peggiorano come centrali a turbogas, inceneritori, centrali a biomasse di dimensioni non corrispondenti alle esigenze del territorio.E' la volta del piano per la qualità dell'aria nella regione Lazio che, come già per il piano energetico regionale dimostra come tali centrali siano incompatibili non solo con le esigenze di rispondere al protocollo di Kyoto, alla riduzione dei consumi, all'efficienza energetica, ma anche a migliorare la qualità della vita riducendo le emissioni al di sopra della media.E' il caso di Pontinia, come dimostra la valutazione di impatto ambientale proprio relativo alla centrale a turbogas, ma anche della percentuale più elevata a livello regionale delle malattie dell'apparato respiratorio, in base al grafico dell'ufficio di sanità della stessa Regione Lazio.Se il piano energetico regionale dimostra come una Regione che già produce il doppio dell'energia che consuma non può certo rivolgersi ai combustibili fossili ed in via di esaurimento (60 anni circa per il metano della centrale a turbogas) per costruire nuove centrali ma deve puntare solo su quelle rinnovabili, quello dell'aria parte dal presupposto del miglioramento della qualità della vita.Pontinia 26 ottobre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Piano per la qualità dell'aria. Oggi la concertazione Zaratti: "Strumento indispensabile per pianificare interventi efficaci"
23/10/08 - “Oggi presentiamo alle parti sociali il Piano di Risanamento della qualità dell’aria elaborato dalla Regione Lazio che rappresenta uno strumento indispensabile per combattere l’inquinamento atmosferico. – afferma Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambente e Cooperazione tra i popoli della Regione Lazio - Nel Lazio i problemi più rilevanti in relazione alla qualità dell’aria sono relativi alle elevate concentrazioni di polveri sottili PM10 e di biossido di azoto NO2 in particolare a Roma e a Frosinone. Si tratta di fenomeni d’inquinamento legati all’inquinamento da traffico veicolare privato, mentre per Frosinone il problema legato all’attività industriale presente in un contesto geografico che non favorisce i ricambi delle masse d’aria”. “Per risolvere questi problemi il Piano individua due obiettivi generali: il risanamento della qualità dell’aria nelle zone dove si registrano superamenti del limite di legge e il mantenimento della qualità dell’aria nel resto del territorio, con misure rivolte alla riduzione delle emissioni, dei consumi e alla promozione delle fonti rinnovabili.- prosegue Zaratti - Per i Comuni di Roma e Frosinone, sono previste misure più restrittive, sulla circolazione dei mezzi privati autovetture, motoveicoli e ciclomotori; sulla circolazione dei mezzi di trasporto merci ed è prevista la realizzazione di interventi strutturali come opere per velocizzare il trasporto pubblico, parcheggi di scambio, piattaforme logistiche attrezzate per il trasporto delle merci, con distribuzione finale mediante mezzi leggeri a basso/ impatto ambientale.“La predisposizione del piano ha evidenziato la necessità di aumento e miglioramento delle informazioni sullo stato di qualità dell’aria della Regione e per fare ciò Arpa Lazio- spiega il Commissario straordinario di Arpalazio Corrado Carrubba - ha rafforzato e riorganizzato il Centro Regionale della Qualità dell’Aria. Nel centro sono organizzate e disponibili indistintamente a tutti le informazioni storiche provenienti dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria e dalle altre reti di competenza di Arpa e la disponibilità di tali informazioni è sia in termini di misure elementari che di elaborazioni”.“Oltre a ciò, con un’acquisizione continua delle informazioni dalle reti di monitoraggio e con l’ausilio di un’opportuna e complessa catena modellistica - prosegue Carrubba - il Centro fornisce costantemente nel tempo l’evoluzione della situazione in atto su tutto il territorio regionale”.
Regione Lazio assessorato all'ambiente sala stampa
domenica 26 ottobre 2008
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