L’assemblea di venerdi scorso, sul progetto della turbogas, al teatro Max di Pontinia, convocata dalle amministrazioni comunali di Pontinia e Sezze, in base alle risultanze delle assemblee pubbliche di agosto e settembre sullo stesso argomento aveva l’obiettivo di fare il punto della situazione.
L’ampio schieramento contrario alla realizzazione alla centrale elettrica a ciclo combinato (turbogas) è sempre stato ampio e variegato fin dall’inizio del 2007 grazie alle precedenti assemblee, all’azione dei cittadini e alla decisa presa di posizione dell’amministrazione comunale di Pontinia.
La delibera all’unanimità n. 11 del 17 febbraio 2007 del consiglio comunale ha poi successivamente incassato l’adesione e il consenso del consiglio provinciale di Latina, ma anche di tutte le amministrazioni comunali che si sono espresse sull’argomento.
Un no sempre più ampio e condiviso che ha via via ottenuto il supporto di tutti i consiglieri regionali espressioni della provincia di Latina, oltre che dell’esecutivo dei verdi della Regione Lazio, consiglieri regionali e assessore all’ambiente in testa, contrari fin dall’inizio.
La conoscenza delle criticità, dei problemi, dei danni che potrebbe recare la costruzione della centrale a turbogas sono ormai un argomento di dominio pubblico per i cittadini di Pontinia che a loro spese hanno imparato a conoscere procedure quali la VIA, l’AIA-IPPC, l’intesa debole o forte che sia.
Ma anche emissioni in atmosfera, danni all’agricoltura, all’apparato respiratorio, incompatibilità di un progetto con la storia, i progetti, l’economia, gli aspetti sociali, la programmazione territoriale di Pontinia e dei comuni confinanti.
Anche l’interesse verso le energie naturali e rinnovabili si sono ampliate perché non è solo un no ai danni temuti, è soprattutto un sì verso la natura, il miglioramento della qualità della vita, il risparmio economico, l’autogestione territoriale.
L’assemblea di venerdi doveva avvicinare anche i cittadini e l’amministrazione comunale e provinciale verso la Regione Lazio e così è stato con l’autorevole e precisa presenza e contributo di Domenico Di Resta, consigliere regionale.
Alcuni interventi hanno tracciato in modo chiaro strategie, aspettative, timori e iniziative di portare avanti per avere l’agricoltura di qualità contrastando inequivocabilmente la turbogas.
Difatti erano presenti i maggiori esponenti provinciali della Col diretti (Presidente e direttore), i presidenti della Cia e della Confagricoltura, a ribadire tale posizione come già espressamente dichiarato.
Gli aspetti tecnici – strutturali e geologici sono stati ribaditi ancora una volta in modo brillante dal geologo Alessandro Carlomagno che ha spiegato perché l’elettrodotto non può essere realizzato.
Altri esperti legali e della procedura AIA-IPPC hanno spiegato quale può essere l’aiuto determinante della Regione, ma anche del Governo nazionale per contrastare il progetto, a condizione che vengano esplicitati tutti gli aspetti errati nelle varie procedure.
Dopo venerdi sono ovviamente continuati i contatti dalle amministrazioni comunali verso la Regione sia per motivi legati all’iter delle varie procedure, sia per avere nel territorio, al più presto, la presenza autorevole e rassicurante del Presidente della Regione Lazio.
Allo stesso modo, dopo che anche il comune di Pontinia ha prodotto osservazioni contro la procedura degli espropri, l’amministrazione sta valutando le varie ipotesi di ricorso anche legale ed amministrativo contro un progetto sgradito.
Anche privati cittadini e comitati stanno valutando le varie ipotesi per presentare il ricorso.
Pontinia 2 ottobre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
giovedì 2 ottobre 2008
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4 commenti:
presenza autorevole e rassicurante del Presidente della Regione Lazio???Ma chi è Babbo Natale?????
pc
vista la decisione della Regione Lombardia, Marrazzo può essere risolutivo.
A chi deve dar retta Marrazzo, al dott. Tombolillo o al dott. Subiaco??? Se viene quello si mette a ridere!!!
pc
Tranquilli nessuno ride, Marrazzo per primo. Contano gli atti amministrativi. Già lunedi ci potrebbero essere novità positive.
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