martedì 13 maggio 2008

lungomare di Sabaudia tra errori e buon senso

Oggetto: lungomare di Sabaudia tra errori e buon senso
Le cronache riportano la forte diminuzione delle presenze domenica sul lungomare di Sabaudia del 20% dovuta al salasso di 12 € non importa se per pochi minuti o per parcheggiare l’intera giornata.
Sempre le cronache riportano la pulizia arretrata e non completata, così come l’abbandono di alcune passerelle per l’accesso alla spiaggia, pagate dalla comunità europea, quindi da tutti i cittadini, con la manutenzione che doveva essere a carico del comune, ma che evidentemente non è stata effettuata.
12 euro per non avere nessun servizio, né sorveglianza agli automezzi in sosta, né sulla spiaggia, né bagni o docce, sdraio, ombrelloni o lettini, quando qualsiasi amministrazione comunale attenta al turismo (e ai soldi e occupazione che lo stesso porta) adotta ben altra accoglienza.
La delibera del comune che discrimina tra cittadini residenti, seconde case, pagamento di tributi è chiaramente contraria a 6 articoli della costituzione italiana.
Poi quella del parcheggio è una tassa tipicamente italiana, visto che all’estero non esiste questa forma di “civiltà”.
Ma una delibera che non tiene in alcun conto il tempo di sosta, oltre che contraria alle normative in materia, è contraria al buon senso.
Adesso, sempre dalle cronache, si apprende che l’amministrazione starebbe pensando ad una sosta a tempo, anche se comunque con un importo troppo elevato (1 € l’ora).
Siamo tutti d’accordo sulla necessità di disciplinare traffico (soprattutto privato) con la diminuzione dello stesso, parcheggio da coniugare con la tutela e salvaguardia delle dune e del mare.
Così come siamo tutti d’accordo che il mare locale per la maggioranza delle famiglie, quindi di bambini, famiglie e anziani, è l’unica meta di vacanza e svago, considerate l’eccessivo costo della vita, troppe tasse e imposte, l’aumento smodato della bolletta energetica (quasi il 30% annuo), dei beni primari, dell’aumento dei mutui.
Ugualmente l’importanza del mare e del suo ambiente per la cura di malattie di vario genere e origine che vengono consigliati dai medici di famiglia e dagli specialisti.
Però vi sono località che hanno coniugato il mare con il rispetto della natura, ma anche con lo sviluppo di attività commerciali e di servizio importante, nel rispetto dei fruitori con costi contenuti e riconoscimenti unanimi.
Non c’è nemmeno bisogno di inventare nulla, basta copiare e usare il buon senso.
Pontinia 13 maggio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Nessun commento: