Zanotelli: «Termodistrutti i diritti»
Questa l'accusa che il missionario comboniano rivolge al presidente del Consiglio Romano Prodi, in merito alla decisione di procedere all'incenerimento nel termovalorizzatore di Acerra anche delle balle di rifiuti non a norma
«Si stanno termodistruggendo i diritti fondamentali». Questa l'accusa che il padre comboniano Alex Zanotelli rivolge al presidente del Consiglio Romano Prodi, in merito alla decisione di procedere all'incenerimento nel termovalorizzatore di Acerra (Napoli) anche delle balle di rifiuti non a norma.
«È con orrore che apprendiamo della
decisione del presidente Prodi sulle ecoballe della Campania - si legge in una lettera firmata anche da Gerardo Marotta, Alberto Lucarelli, Guido Donadone, Raffaele Raimondi, Ugo Mattei, Consiglia Salvio, Pino De Stasio e Alessandra Biamonte - La disposizione che lascia più stupefatti è quella contenuta nell'articolo 4 e cioé che le ecoballe che non rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa potranno essere bruciate nell'inceneritore di Acerra».
«Come mai, a governo scaduto, Prodi emana questa nefasta ordinanza a breve distanza da un'altra altrettanto grave che reintroduceva il Cip 6 per i tre nuovi inceneritori della Campania? - si chiedono i firmatari della lettera - Sono evidenti le logiche finanziarie e contrattuali, perché consentirà agli aspiranti gestori dell'impianto di Acerra di tenere in piedi la tariffa, rendendo più appetibile la partecipazione alla gara».
«L'obiettivo sarà quello di non fare andare deserta la gara, triturando così i diritti dei cittadini - si legge ancora nell'appello - Questa ordinanza è un crimine contro l'umanità. A questa logica del profitto noi diciamo no, perché antepone gli interessi di pochi alla salute di tutti e chiediamo che questa ordinanza venga immediatamente ritirata. Siamo pronti ad impugnarla davanti alle corti europee e nazionali».
7 marzo 2008
lanuovaecologia.it
domenica 9 marzo 2008
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