P. CRAVETTO V I T I CO LTO R E
D iffidiamo chi denigra il progetto e l’o n o ra bilità della società costr uttrice e delle p e rs o n e i m p e g n a te n el l a real i zza z i o n e M O N F E R R ATO SRL
Unesco a due passi A rischio il bosco a pochi chilometri da una zona patrimonio mondiale dell’umanità
» ANDREA GIAMBARTOLOMEI Castagnole Monferrato (Asti) Nell’aria c’è il profumo del mosto. Il paese, Castagnole Monferrato,sulle colline di Asti, freme. Molti vignaioli stanno concludendo la vendemmia del ruché, pregiato vino della zona, venduto soprattutto a clienti svizzeri, scandinavi, americani e cinesi. Un pensiero, però, li assilla da alcuni mesi: temono che il loro Comune, rimasto fuori dalle aree del Monferrato diventate patrimonio dell’Unesco perpochi chilometri, ma comunque zona che attira appassionati di vini, persone in fuga dalle città e turisti stranieri, permetta la costruzione di due piste da motocross e paddock sventrando due ettari di una area boschiva di40 ettaritotali adue passi da vigneti e cantine.
“LA PISTA sarà lì, a 800 metri dalla mia terra e vicino alle mie vigne – spiega Paolo Cravetto, titolare della “Tenuta deire”– Vogliono fare un circuito per le gare internazionali e nazionali insieme a una pista per gli allenamenti”. Lo dice guardando il crinale che crea un anfiteatro naturale di piante da uva che poi risale e culmina in un bosco dove ci saranno i due circuiti. “Noi vogliamo la tranquillità, non le moto che ronzano”. Ma il punto non è soltanto questo. “Dicono che arriveranno molte persone a Castagnole per fare motocross, ma di piste in Piemonte ce ne sono già tante”, spiega. Le hanno contate: sono ben 29, di cui 17 omologate e altre due in costruzione. Poi continua: “Chi fa cross
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