Al Sindaco di Pontinia
oggetto: Pontinia togliamo il gemellaggio con Goro
Con riferimento ai fatti di Goro (1) (2) e al rifiuto disumano dell'accoglienza e dell'ospitalità di migranti stranieri, esuli, in fuga dalle guerre nel loro territorio, è offensivo, per i cittadini di Pontinia il gemellaggio con questo comune.
Per chi è Cristiano, per chi conosce la speranza del Natale, con la nascita di un bambino migrante alla cui famiglia è stata negata una degna ospitalità, per chi conosce il messaggio evangelico dell'ospitalità, della cura del prossimo in stato di necessità è automatico avere cura dei fratelli in stato di necessità, facendo parte della propria Fede.
Ma anche per coloro che si battono dei diritti civili e sociali è un dovere l'attenzione verso i bisognosi, verso chi fugge dalle guerre, dai soprusi, dalla violenza, dalle umiliazioni.
Questa incredibile mancanza di umanità non può appartenere a persone o realtà verso le quali abbiamo rapporti civili o addirittura "gemellaggi".
Non è questo il messaggio che vogliamo dare ai giovani.
Pontinia è sempre stata non solo accogliente ma in prima fila per aiutare le comunità in difficoltà, le persone bisognose, anche perché i cittadini di Pontinia sono o provengono dai migranti di altri territori.
Questa incredibile mancanza di umanità non può appartenere a persone o realtà verso le quali abbiamo rapporti civili o addirittura "gemellaggi".
Non è questo il messaggio che vogliamo dare ai giovani.
Pontinia è sempre stata non solo accogliente ma in prima fila per aiutare le comunità in difficoltà, le persone bisognose, anche perché i cittadini di Pontinia sono o provengono dai migranti di altri territori.
Per questo motivo si chiede all'amministrazione comunale di non essere accomunati alla vergogna della disumanità di Goro e di cancellare la vergogna di questo gemellaggio che ci offende come italiani e come appartanenti al genere umano.
Giorgio Libralato
(1) Il prefetto Morcone: “È un amaro ricordo che quei cittadini si porteranno appresso a lungo”
Il prefetto Mario Morcone, intervenuto ai microfoni del Gr1 Rai, non ha risparmiato critiche agli abitanti di Gorino: “È un amaro ricordo che quei cittadini si porteranno appresso a lungo” ha detto, sottolineando che “gli italiani che rifiutano l’aiuto doveroso a donne e bambini sono ottusi, mi vergogno di averli come connazionali”. Presa di posizione durissima, accompagnata da una provocazione altrettanto forte: “Se non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi – ha aggiunto – andassero a vivere in Ungheria. Noi staremo meglio senza di loro”. La diocesi di Ferrara-Comacchio: “Notte che ripugna alla coscienza cristiana”
“In queste ore drammatiche, in cui tante città italiane sono chiamate a rispondere all’emergenza umanitaria che ogni giorno si fa più preoccupante, la Chiesa di Ferrara-Comacchio – si legge in una nota dell’arcidiocesi firmata dal vicario generale, monsignor Massimo Manservigi e pubblicata sul sito del settimanale diocesano La Voce di Ferrara – è vicina a coloro, donne e bambini in particolare, che hanno vissuto sul nostro territorio una notte così difficile e ostile, che ripugna alla coscienza cristiana”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/25/caso-gorino-prefetto-morcone-si-vergognino-vadano-ungheria-renzi-difficile-da-giudicare-popolazione-stanca/3120214/
(2)
Nessun commento:
Posta un commento