Chi è A n ge l o Bonelli, nato a Roma nel 1964, è coportavoce dei Verdi dal 2009. Inizia la sua c a r r i e ra politica nelle battaglie a m b i e n t a l i ste e nelle c i rco s c r i z i o n i del Comune di Roma. È st a to Co n s i g l i e re regionale e A ss e ss o re a l l ' A m b i e n te della Regione Lazio. Nel 2006 è eletto alla Camera: d i ve n t a capogruppo dei Verdi per la XV l e g i s l a t u ra (2006 2008)
VIRGINIA DELLA SALA Èuna riforma che gli ambientalisti non possono far altro che bocciare, che porta l’Italia indietro e che fa gli interessi delle aziende e di chi si occupa di grandi opere”. Ma soprattutto, spiega Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi, legittima per Costituzione la supremazia del governo su decisioni che riguardano l’ambiente. Bonelli, perché votare no? Per diversi motivi. Parto dal primo: qualche giorno fa l’o rganizzazione mondiale meteorologica, la Wmo ha annunciato che la concentrazione di C02 nell’atmosfera ha superato le 400 parti per milioni. È un dato drammatico peril pianeta.Eppure, invece di preoccuparci di garantire un futuro equo e sostenibile, facciamo una riforma che va nel senso opposto. La Costituzione dovrebbe avere, nei suoi principi, il tema della sfida epocale che ci aspetta. Quali? La lotta al cambiamento climatico, il principio di precauzione, la sostenibilità ambientale, la tutela dei territori e il diritto alla partecipazione nelle scelte che incidono su ll’ambiente. Nel 2003 il presidente francese Chirac promulgò la Carta dell’A mbiente. Da allora, fa parte della Costituzione: definisce il principio di precauzione in materia ambientale, dispone
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