Alla
ripresa pomeridiana in 5 marcano visita
DI
TONJ ORTOLEVA
Patto
di fine mandato, giunta
rinnovata,
maggioranza
solida
a 21 voti. S’è sciolto
tutto
nel giro di poche settimane
e
ieri il Consiglio comunale
è
stato sospeso perché la
maggioranza
che sostiene il sindaco
Giovanni
Di Giorgi non è
stata
in grado di mantenere il
numero
legale. Alle ore 15,
quando
i consiglieri sono tornati
in
aula dopo la pausa pranzo
della
seduta mattutina, mancavano 5 componenti della maggioranza:
Mauro
Anzalone,
Paolo
Fragiotta, Giorgio Ialongo,
Ivano
Di Matteo e Sandro
Catani.
L’assenza di Catani e
Ialongo
era stata annunciata e
dunque
giustificata da ragioni
personali.
Gli
altri tre no.
In
mattinata erano stati votati i
punti
relativi alla messa all’asta
della
farmacia, della gara per
l’affidamento
del servizio tesoreria
ed
alcuni debiti fuori bilancio.
Rimanevano
delle mozioni e
altri
argomenti da discutere che
ora
finiranno al prossimo Consiglio.
Ma
il punto è prettamente
politico.
La maggioranza già in
mattinata
ha mostrato assenze tra
le
proprie fila che hanno messo a
rischio
il numero legale. La sedutaera iniziata col sindaco Di
Giorgi
che ha presentato i componenti
della
nuova giunta, specificandone
le
deleghe. Poi si è
discusso
dei vari punti e per ben
due
volte il Pd ha chiesto la
verifica
del numero legale. Al
secondo
tentativo l’opposizione
ha
colto in fallo il centrodestra
che
non aveva i numeri sufficienti.
15
minuti di sospensione e alla
ripresa
la maggioranza era tornata
a
diciotto componenti. Ma poi,
nel
pomeriggio, i numeri mancano
di
nuovo. «Questa è mancanza
di
rispetto nei confronti della
città»,
ha detto il consigliere
Gianni
Chiarato, esponente del
gruppo
misto ma comunque
sempre
in maggioranza. Le assenze
erano
tutte concentrate nei
partiti:
«Forza Italia e Ncd devono
fare
maggiore attenzione,
questi
episodi sono gravissimi».
Pesante
anche il giudizio del
consigliere
di Fratelli d’Italia
Maurizio
Patarini: «Nel consiglio
comunale
di oggi per ben 2
volte
consecutive è mancato il
numero
legale per proseguire la
discussione
ed il consiglio è stato
aggiornato
alla prossima convocazione.
Credo
che quei consiglieri
assenti
ingiustificati non
hanno
capito che il mandato dato
dai
cittadini si esercita anche
stando
in aula, anzi, aggiungo,
soprattutto
stando in aula consiliare.
Sarò
fatto male io, ma per
me
la responsabilità che deriva
dall'esercitare
funzione pubblica,
non
può essere sciatta e svogliata.
Se
queste sono le prerogative
di
un fine mandato, meglio
dedicarci
da subito ad altro».
Nota
a margine del Consiglio,
la
protesta contro Enzo De Amicis
e
le sue conversazioni con
Bruno
Landi, da parte dei residenti
di
Borgo Montello e Bainsizza.
Striscioni
e cartelli per
denunciare
tutta la loro indignazione.
IL
QUOTIDIANO - Martedì 23 Dicembre 2014
4
Latina
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