MA
IL
TECNICO DELL’AMBIENTE È SOTTO INCHIESTA ANCHE A ROMA
GIRO
DI SOLDI
Denaro
pubblico,
destinato
a un progetto
in
Iraq, sarebbe finito
anche
all’indagato
quando
era direttore
generale
del ministero
di
Valeria
Pacelli
Per
20 anni Corrado
Clini
è stato il tecnico
per
eccellenza
dell’Ambiente.
Al
punto
che l’ex premier Mario
Monti,
ontologicamente tecnico
anche
lui, non ha potuto esimersi
dal
chiamarlo, era il novembre
2011,
alla guida del ministero
di
cui Clini era direttore
generale.
Finita l’esperienza del
governo
tecnico, il nostro è tornato
a
essere dg (carica che aveva
mantenuto)
per lo Sviluppo
sostenibile,
il clima e l’energia
sempre
al dicastero di via Cristoforo
Colombo,
dove ha lavorato
fino
a ieri mattina,
quando
è stato emessa nei suoi
confronti
un’ordinanza di custodia
cautelare
ai domiciliari,
con
l’accusa di peculato. Secondo
la
Procura di Ferrara, titolare
dell’inchiesta,
in concorso
con
un ingegnere avrebbe
distratto
fondi per 3,4 milioni
di
euro, soldi del ministero
dell’Ambiente
destinati al programma
New
Eden da
realizzarsi
in
Iraq.
Ai
domiciliari, nell’ambito della
stessa
indagine e sempre con
l’accusa
di peculato, ci è finito
anche
l’imprenditore padovano
Augusto
Calore Pretner, ingegnere.
Ma
la procura emiliana
non
è la sola che indaga
sull’ex
ministro Corrado Clini.
Secondo
quanto risulta al Fatto
Quotidiano,
su di lui c’è un’in -
chiesta,
tenuta riservata, della
procura
di Roma. Il pm romano
Alberto
Galanti ha iscritto
nel
registro degli indagati l’ex
ministro,
la compagna Martina
Hauser
e altri con l’accusa di associazione
a
delinquere finalizzata
alla
corruzione. E proprio
in
questo ambito, che ieri - contemporaneamente
all’emissio
-
ne
dell’ordinanza nei confronti
di
Clini - il Nucleo speciale Spesa
Pubblica
della Guardia di Finanza
ha
perquisito sia la casa
che
l’ufficio dell’ex ministro.
PER
QUANTO riguarda
l’in -
chiesta
della procura di Ferrara,
al
vaglio dei magistrati sono finiti
alcuni
fatti riconducibili al
2007,
quando Clini era direttore
generale
del ministero
dell’Ambiente.
Secondo la ricostruzione
degli
investigatori,
proprio
mentre rivestiva questo
ruolo,
avrebbe dato l’ok al finanziamento
del
progetto New
Eden
che era
volto “alla protezione
e
preservazione dell’am -
biente
e delle risorse idriche, da
realizzarsi
in
Iraq”.
Un progetto
questo
che
prevedeva
anche
una
sorta
di bonifica del bacino del
Tigri
e dell’Eufrate, nel sud iracheno.
Il
totale dei soldi destinati
all’Iraq
ammontava a 54
milioni
di euro ed è da questi
che
escono i 3,4 milioni che, dopo
“le
sponde olandesi e il passaggio
in
alcune società off shore
sono
finiti in un conto a Lugano
e
poi sono stati divisi tra i
destinatari
delle misure (Clini e
Pretner,
ndr)
e un’altra persona
che
però è deceduta”, spiega il
colonnello
della Gdf Sergio
Lancerin,
che ha coordinato le
indagini
insieme ai pm.
Al
vaglio degli inquirenti emiliani,
infatti,
c’è un flusso di presunte
false
fatturazioni provenienti
da
una società olandese a
favore
dello studio d’ingegneria
ferrarese
Med Ingegneria S.r.l.,
aderente
al consorzio “Nature
Iraq”,
cui partecipavano lo Studio
Galli
Ingegneria S.r.l. (di
Padova
di cui Pretner è socio) e
Iraq
Foundation, con sede negli
Stati
Uniti e attiva nel progetto
New
Eden. Dalle
false fatture, gli
inquirenti
hanno poi scoperto il
presunto
sistema illecito, volto
a
trasferire, fra il settembre
2007
e il gennaio 2011, parte
delle
somme messe a disposizione
di
“Nature Iraq” dal ministero
dell’Ambiente
a favore
dell’ex
ministro e altri. Un tron-
cone
della stessa inchiesta è gestito
da
un pm della Confederazione
elvetica
e riguarda il
possibile
riciclaggio in Svizzera
di
capitali di provenienza illecita
(ma
l’ex ministro non è
coinvolto).
L’ULTIMA
grana per
Corrado
Clini,
in una giornata per lui
pessima
come quella di ieri, arriva
dalla
Procura di Roma. Il
pm
Alberto Galanti ha disposto
perquisizioni
a casa sua e nel
suo
ufficio. Il reato contestato,
in
un’inchiesta tenuta sotto
traccia
e tutta da riscontrare, è
quella
di associazione a delinquere
finalizzata
alla corruzione.
L’indagine
della procura di
Roma
riguarda una serie di finanziamenti
autorizzati
da Clini
in
qualità di direttore generale
per
lo Sviluppo Sostenibile
e
riguarda anche la compagna
dell’ex
ministro, Martina Hauser,
ex
moglie del ministro
montenegrino
Andrija Jovicevic
e
oggi assessore all’Ambien -
te
in quel di Cosenza. Proprio le
sue
cointeressenze col comune
calabrese,
peraltro, hanno attirato
molte
critiche a Clini: il
sindaco
è infatti l’architetto
Mario
Occhiuto, fratello del deputato
Udc
Roberto e vecchio
amico
del nostro, che anni addietro
ha
lavorato in un progetto
in
Cina proprio per conto del
ministero
dell’Ambiente.
il fatto quotidiano 27 maggio 2014
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