domenica 7 maggio 2017

Sabaudia ancora moria di pesci e di ogni forma di vita nei canali di collegamento tra il lago e il mare

Da quello che leggo e vedo mi pare che siamo all'ennesima aggressione al nostro territorio. Ci hanno dichiarato guerra dal mare, dalle acque del sottosuolo e dei corsi d'acqua, dai terreni con fitofarmaci e Ong e dall'aria con ampio spargimento di veleni. Per qualcuno va ancora tutto bene. La mancanza di fiducia verso certi rappresentanti delle istituzioni va di pari passo con la mancanza di fiducia verso pseudo associazioni (anche ambientaliste) diventate soci in affari con impianti e società incompatibili e inquinanti, anche con qualche esponente locale di rilievo. E' evidente che il controllo e le analisi (giustissime e necessarie in questo momento) devono essere accompagnate da una educazione ed informazione ambientale, sociale ed economica. Occorre però denunciare chi non previene e non controlla. Mi sembra di capire che sia l'ennesima dimostrazione che i troppi enti ed istituzioni nell'ambito del fragile ecosistema del parco nazionale diano l'alibi a tutti e che nessuno faccia nulla. Con questo risultato
Sono stanco di assistere all'ennesimo disastro ambientale. Stamattina un'onda di veleno ha travolto ogni forma di vita presente nei canali di collegamento tra il lago e il mare. È morto tutto, anche le meduse. Per fortuna sembra che nel lago sia tutto ok. Abbiamo campionato l'acqua e varie specie di pesci morti, anche cernie. Faremo le analisi e denunceremo alle autorità competenti. La considerazione che traggo è che meritiamo di estinguerci.

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