Al summit del G7 che si sta concludendo oggi a Taormina, sei delle maggiori economie mondiali hanno ribadito oggi il loro sostegno all'accordo di Parigi e il proseguimento della sua implementazione. Al meeting hanno partecipato i leader di tutte i paesi membri del G7. Mentre i leader hanno raggiunto un accordo sulla necessità di sfruttare le opportunità economiche e la creazione di posti di lavoro offerte dalla transizione verso l’energia pulita e di fornire sostegno ai paesi in via di sviluppo, gli Stati Uniti hanno rinunciato ad annunciare la prosecuzione dei propri impegni sull'accordo sul clima di Parigi.
Manuel Pulgar-Vidal, leader della Climate & Energy Practice mondiale del WWF ha dichiarato: “I leader di sei delle più grandi economie mondiali hanno chiarito che i cambiamenti climatici rimangono una priorità globale e hanno dimostrato il loro impegno a portare avanti l’accordo sul clima di Parigi. Questo è incoraggiante anche se gli Stati Uniti sono ancora indecisi. I benefici connessi alla transizione verso un futuro di energia pulita includono la creazione di posti di lavoro, le opportunità di innovazione e la crescita, e i leader del G7 oggi lo hanno compreso bene. Il loro impegno a sostenere i paesi in via di sviluppo è fondamentale per garantire che l riscaldamento globale rimanga al di sotto di 1,5 °C. Devono portare questo spirito alla riunione del G20 che si terrà in Germania il prossimo luglio”.
Gaetano Benedetto, Direttore Generale del WWF Italia ha dichiarato: "Riconosciamo alla Presidenza italiana, che prima che si aprissero i lavori di Taormina aveva incontrato il WWF insieme ad altre associazioni ambientaliste, e ai paesi dell'UE la loro leadership e la loro determinazione: nel testo esistono importanti aperture, segno che sono stati in grado di presentare i fatti e le opportunità. È certamente positivo che sei su sette paesi, in modo fermo e determinato, abbiano confermato i loro impegni e siano pronti ad attuare l'Accordo di Parigi e accelerare l'azione sul clima.
I cittadini di tutto il mondo sono preoccupati e parte della crisi del loro rapporto con la politica è la mancanza di visione e azione sui veri problemi e per questo è necessario ripristinare la fiducia e la leadership. L'impatto del cambiamento climatico è un problema più urgente che mai, agire immediatamente è indispensabile: speriamo che tutti i governi del mondo siano convinti a farlo, ma è chiaro che la responsabilità morale e concreta cade in ogni paese, comunque. Apprezziamo che la Presidenza italiana e altri paesi che sostengono l'Accordo di Parigi, pur assumendo uno spirito di collaborazione, non abbandonano i principi e la
I cittadini di tutto il mondo sono preoccupati e parte della crisi del loro rapporto con la politica è la mancanza di visione e azione sui veri problemi e per questo è necessario ripristinare la fiducia e la leadership. L'impatto del cambiamento climatico è un problema più urgente che mai, agire immediatamente è indispensabile: speriamo che tutti i governi del mondo siano convinti a farlo, ma è chiaro che la responsabilità morale e concreta cade in ogni paese, comunque. Apprezziamo che la Presidenza italiana e altri paesi che sostengono l'Accordo di Parigi, pur assumendo uno spirito di collaborazione, non abbandonano i principi e la
necessità di agire ora e ci auguriamo che gli Stati decidano presto e bene.
Ora, chiediamo al governo italiano di mostrare più coraggio e determinazione che mai nell'azione climatica in Italia e nell'UE: è un dovere verso i cittadini e le generazioni future. Le scadenze future, dalla Strategia Nazionale dell'Energia alla Strategia di Decarbonizzazione, costituiranno ulteriori opportunità per costruire autorevolezza anche a livello internazionale."
Ora, chiediamo al governo italiano di mostrare più coraggio e determinazione che mai nell'azione climatica in Italia e nell'UE: è un dovere verso i cittadini e le generazioni future. Le scadenze future, dalla Strategia Nazionale dell'Energia alla Strategia di Decarbonizzazione, costituiranno ulteriori opportunità per costruire autorevolezza anche a livello internazionale."
Lou leonard, Senior Vice President Climate change & Energy di WWF USA ha dichiarato: “Durante il suo primo viaggio all'estero, il presidente Trump ha trovato un mondo - dalle sue principali economie a Papa Francesco - unito a sostegno dell'azione del clima e dell'accordo di Parigi. È profondamente preoccupante che gli Stati Uniti non si uniscano ai leader mondiali nel rendere efficace questo Accordo, in particolare alla luce del sostanziale sostegno a questo ultimo espresso dai principali attori dell’economia reale americana, tra cui oltre 1000 piccole e grandi aziende statunitensi.
È più evidente che mai il fatto che le imprese americane, gli stati, le università e le città abbiano fatto propria la leadership degli Stati Uniti sui cambiamenti climatici, mentre oltre 3 milioni di americani sono impiegati nell'economia dell'energia pulita e i lavori legati all’energia solare e all’eolico stanno crescendo di 12 volte il livello medio nazionale. In ogni modo, le soluzioni durature alle nostre crisi globali hanno sempre richiesto una chiara leadership politica e incoraggiamo fortemente l'amministrazione Trump a prendere provvedimenti per attuare pienamente la partecipazione statunitense all'accordo di Parigi.
Il futuro dell'economia statunitense e della sicurezza globale non possono permettersi di veder tornare indietro gli Stati Uniti rispetto ai progressi che hanno già fatto”.http://www.wwf.it/news/notizie/?30761
È più evidente che mai il fatto che le imprese americane, gli stati, le università e le città abbiano fatto propria la leadership degli Stati Uniti sui cambiamenti climatici, mentre oltre 3 milioni di americani sono impiegati nell'economia dell'energia pulita e i lavori legati all’energia solare e all’eolico stanno crescendo di 12 volte il livello medio nazionale. In ogni modo, le soluzioni durature alle nostre crisi globali hanno sempre richiesto una chiara leadership politica e incoraggiamo fortemente l'amministrazione Trump a prendere provvedimenti per attuare pienamente la partecipazione statunitense all'accordo di Parigi.
Il futuro dell'economia statunitense e della sicurezza globale non possono permettersi di veder tornare indietro gli Stati Uniti rispetto ai progressi che hanno già fatto”.http://www.wwf.it/news/notizie/?30761
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