Queste ultime ore del mese di maggio, a Pomezia, sono caratterizzate dalle riflessioni in merito al futuro del deposito di rifiuti ex "Eco-X" di via Pontina Vecchia - gestito dalla "Eco Servizi per l'Ambiente" -, a margine dell'incendio che lo ha devastato a partire dal 5 maggio scorso.
In particolare, tre elementi sono di particolare attenzione. Il primo riguarda la sospensione dell'autorizzazione da parte della Regione Lazio, che ha stabilito lo stop ai lavori della ditta fin quando il sito non sarà bonificato. In più, da Roma hanno anche diffidato l'azienda a consegnare una memoria dove ripercorrere quanto accaduto.
In seconda battuta, l'Arpa ha diffuso i nuovi dati sull'inquinamento della zona, sia attigua al punto di fuoco che al centro di Pomezia e in altre location nel raggio di cinque chilometri da via Pontina Vecchia: i valori stanno tornado al di sotto delle soglie di sicurezza, sia per quanto riguarda le Pm10 che in merito alle diossine, ai Pcb e al benzoapirene. Ennesima rassicurazione sull'amianto: anche con analisi più approfondite, non sono state rilevate significative tracce di fibre aerodisperse.
Infine, durante la commissione Ambiente di giovedì pomeriggio in Senato, è emerso che la Procura di Velletri sta per nominare un consulente esterno che dovrà valutare la natura dei danni ambientali prodotti dall'incendio.
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