Nel decreto di compatibilità ambientale con cui il Ministero dell'Ambiente ha dato l'ok nel settembre 2014 al tracciato del gasdotto Tap in Puglia, "è stata tenuta in debita considerazione la totalità delle soluzioni alternative possibile, approfondendo tutti gli aspetti collegati a dette alternative. Sono state prese in esame tutte le misure per la salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico".
Così il ministero dell'Ambiente ha risposto oggi (per bocca del ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro) ad una interrogazione parlamentare sull'argomento.
"Il progetto Tap rispetta in pieno le normative vigenti a tutela dell'ambiente - ha spiegato il ministero -. Si tratta di un'opera di carattere strategico per il nostro paese in termini di possibile raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Essa offre una valida alternativa alle fonti energetiche tradizionali, in quanto consentirà l'arrivo in Italia di una nuova fonte di approvvigionamento di gas proveniente dall'area del Mar Caspio entro il 2020".
Il deputato Toni Matarrelli di MDP, fra i parlamentari che avevano presentato l'interrogazione, ha risposto "la questione è politica, non tecnica. Lo sapevamo che le carte erano a posto.
Quello che per noi è inimmaginabile è che questo approdo avvenga nel punto più bello del Salento. Non abbiamo compreso perché si sia scelta quella collocazione e non siano stati valutati altri approdi. Gli operatori turistici locali ci hanno detto che c'è stato un calo di prenotazioni per la stagione estiva. Ed è grave che per realizzare questa opera si espiantino ulivi secolari, molti dei quali sono già seccati".
Così il ministero dell'Ambiente ha risposto oggi (per bocca del ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro) ad una interrogazione parlamentare sull'argomento.
"Il progetto Tap rispetta in pieno le normative vigenti a tutela dell'ambiente - ha spiegato il ministero -. Si tratta di un'opera di carattere strategico per il nostro paese in termini di possibile raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Essa offre una valida alternativa alle fonti energetiche tradizionali, in quanto consentirà l'arrivo in Italia di una nuova fonte di approvvigionamento di gas proveniente dall'area del Mar Caspio entro il 2020".
Il deputato Toni Matarrelli di MDP, fra i parlamentari che avevano presentato l'interrogazione, ha risposto "la questione è politica, non tecnica. Lo sapevamo che le carte erano a posto.
Quello che per noi è inimmaginabile è che questo approdo avvenga nel punto più bello del Salento. Non abbiamo compreso perché si sia scelta quella collocazione e non siano stati valutati altri approdi. Gli operatori turistici locali ci hanno detto che c'è stato un calo di prenotazioni per la stagione estiva. Ed è grave che per realizzare questa opera si espiantino ulivi secolari, molti dei quali sono già seccati".
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