Gentile Presidente della Provincia di
Latina, dottoressa Eleonora Della Penna, accetto molto volentieri il
Suo invito http://www.provincia.latina.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13083 . Sono (dal 2003) contrario alla realizzazione
dell'autostrada Roma Latina Formia o corridoio tirrenico meridionale.
Contrario come gli oltre 10 mila (per la Questura) che hanno sfilato
(sotto la grandine) a Latina nel 2004 contro quest'opera. C'erano un
centinaio di sigle, due Diocesi, sindacati, partiti (compresi ds e
margherita oggi pd), associazioni di categoria. C'era Claudio
Moscardelli presente con la bandiera del suo partito. Contrario come
il centro sinistra (ds e margherita oggi pd, socialisti, verdi,
rifondazione) che nel 2005 scrivevano nel programma elettorale della
regione Lazio di essere contrari all'autostrada “inutile e
devastante” perchè non risolveva il problema del traffico per il
quale serviva invece la “cura del ferro” e il trasporto pubblico.
Inutile ricordare che con quel programma elettorale vincente è stato
premiato Moscardelli che nel 2005 entrava alla Pisana. Chi come me,
per lavoro, motivi familiari o per difendere i territori dalle
aggressioni dei progetti incompatibili e devastanti percorre la
Pontina o sale (cerca, tenta, spera) su un treno verso Roma sa che:
1) dal 2004 nella tratta interessata sono diminuite 10 corse dei
treni giornalieri; 2) il trasporto su gomma pubblico (Cotral) è
stato molto penalizzato in termini di corsa e di mezzi; 3) tutti i
trasporti pubblici hanno avuto aumenti importanti dei costi (dal 20
al 50%) come abbiamo visto con un peggioramento della qualità del
trasporto pubblico. Chi come me lavora (o tenta di farlo) nella
provincia di Latina conosce tutti i disservizi causate da scelte
sbagliate delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali
(spesso combinate a caso) senza manutenzione delle strade e delle
opere d'arte, della vegetazione e degli alberi che creano altri
pericoli, deviando il traffico con scelte che, spesso, diventano
catastrofiche. Buche, interruzioni su strade con limiti di velocità
che sembrano (ma sicuramente chi lo dice si sbaglia e nemmeno io ci
credo) solo un modo per evitare di essere chiamati in causa per i
giornalieri incidenti stradali e per le decine di vittime ogni anno
sulle strade pontine oppure un sistema per fare cassa con gli
autovelox (ma non credo nemmeno a questo). Chi come me cerca e tenta
di lavorare conosce i disastri della viabilità pubblica per
incapacità della classe dirigente sulla Frosinone Mare (o Prossedi
Ponte Maggiore a Terracina) o della SR 156 dei Monti Lepini. Oppure
ricorderemo di avere perso oltre 10 milioni per realizzare il
raddoppio della SR 156 dei Monti Lepini tra la via Bassianese e il
Piccarello e della stessa Bassianese. Oppure ricordiamo il famoso
“piano del traffico” di oltre 10 anni fa mai applicato e costato
però circa 100 mila euro. Ricorderà che nel 2001 il Cipe stanziò i
soldi per la manutenzione e messa in sicurezza della SR 148 Pontina e
SS 7 Appia. Ricorderà anche i milioni che la Corte dei Conti ha
dimostrato siano stati persi dalla collettività per il progetto
della stessa autostrada Roma Latina corridoio tirrenico meridionale.
Mi spiega che senso avrebbe percorrere l'autostrada se poi le strade
di collegamento interne (comunali e provinciali) non sono
percorribili in sicurezza e con tempi degni di un paese civile? Sia
l'Ance che la Polizia Stradale hanno dimostrato che con i fondi già
stanziati in 2 o 3 anni si può mettere in sicurezza la Pontina. Non
farlo a qualcuno (ma io non ci credo) può sembrare un gioco al
massacro. Poi la Pontina non finisce a Borgo Piave (come l'autostrada
presunta), ogni anno da Latina a Terracina ci sono vittime che si
possono evitare con la messa in sicurezza di quel tratto di strada,
tutto nella nostra provincia. Provincia qualche anno fa messa in
crisi dal mancato controllo e manutenzione della stessa Pontina con
il rischio crollo denunciato casualmente da un cittadino. Ovviamente
solo un caso che manchino i soldi per fare l'autostrada, che la
Brebemi (caso simile) sia un fallimento e che i soldi che doveva
garantire la parte privata li abbia dovuti mettere quella pubblica,
che la mafia sia nei comitati Sì Tav (altra opera inutile e
devastante), che l'autostrada Roma Latina risulti nelle indagini
“cara” al sistema degli appalti Lupi Incalza, che sia intervenuto
sul caso anche l'autorità rappresentata dal Dottor Cantone. Solo un
caso che la normale manutenzione con i limiti (nei tratti
interessati) di velocità sia assurto a cronache nazionale dando la
sponda ai fautori degli appalti della Roma Latina di agitare la
grancassa. Così come è solo un caso che ripetuti roghi (che
coincidenza) sui quali sta indagando la Procura di Roma per dolo
(altra coincidenza) abbiano bloccato ripetutamente la Pontina e solo
un caso che anche questo arrivi quotidianamente nelle cronache
nazionali insieme alle dichiarazioni dei soliti fautori
dell'autostrada. Le domande conclusive: per quale mistero
l'autostrada ci dovrebbe mettere al riparo dai roghi dolosi (secondo
l'ipotesi della Procura)? Se venisse realizzata l'autostrada per
quale magia poi potremmo uscire dai caselli ed arrivare a
destinazione sulle strade disastrate? Per quale miracolo i privati
che per altre autostrade non trovano le risorse e aumentano i pedaggi
non dovrebbero farlo per la Roma Latina? Se per la Corte dei conti
sono “spariti” i soldi per altri progetti dell'autostrada in
questione chi ci garantisce che non sparirano anche in questo caso?
Perchè l'Astral si accorge solo oggi che mancano i fondi per la
manutenzione? Perchè non lo ha comunicato alle prefetture, province e
comuni e alla regione?
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