venerdì 29 luglio 2016

Clima: Banca mondiale,isole Pacifico investano in protezione Più resilienza a eventi estremi riduce futuri danni economici

(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Servono investimenti e politiche che, da qui al 2040, aumentino la resilienza al cambiamento climatico da parte delle isole del Pacifico, le quali devono inserire meglio la gestione del rischio derivante dai disastri naturali nei propri piani di sviluppo. Lo sottolinea la Banca mondiale in un rapporto diffuso oggi alle Fiji, dov'è in corso un simposio sull'adattamento al cambiamento climatico.

Le isole del Pacifico sono particolarmente esposte alle calamità naturali e agli impatti del clima. Le minacce arrivano dall'innalzamento del livello del mare che rischia di sommergerle, ma anche da cicloni, alluvioni e siccità. Dal 1950 a oggi, si legge nel report, i disastri naturali hanno colpito 9,2 milioni di persone, con 10mila morti dichiarate e circa 5 miliardi di dollari di danni.

Stando agli esperti della Banca mondiale, rendere le isole più resilienti al cambiamento climatico avrebbe un costo compreso tra l'1 e il 13% del loro Prodotto interno lordo, una cifra che salirebbe per gli Stati composti da atolli come le isole Marshall. Tuttavia gli investimenti, anche quando onerosi, si ripagherebbero in termini di minori danni subiti durante i futuri eventi estremi. La riqualificazione degli edifici per resistere ai cicloni, ad esempio, può ridurre le perdite previste tra il 35 e il 50%. (ANSA).

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