di Michela Allegri e Simone Canettieri
La Capitale non riesce a uscire dall'emergenza rifiuti (ieri l'ultimo piano con dead line 20 agosto), l'assessore all'Ambiente Paola Muraro e il presidente di Ama Daniele Fortini sono ai ferri corti e adesso si inserisce anche la magistratura con una nuova inchiesta che riguarda il tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà della Colari, e quindi del ras dei rifiuti e padrone di Malagrotta Manlio Cerroni, rievocato in queste ore.
Nel mirino degli inquirenti, l'impianto della discordia: il tritovagliatore di via di Rocca Cencia, finito pochi giorni fa al centro di un acceso dibattito. Per l'assessore all'ambiente Paola Muraro, che ha recentemente fatto un sopralluogo sul posto, lo stabilimento sarebbe necessario per risolvere la piaga dell'immondizia romana, Fortini è contrario. Ora si capisce il motivo: l'impianto in questione è il fulcro dell'ultima indagine dei magistrati di piazzale Clodio, che procedono per truffa ai danni di Ama, frode nelle pubbliche forniture, traffico illecito di rifiuti e, addirittura, associazione a delinquere. Il fascicolo, in cui si conterebbero già i primi indagati e su cui i magistrati mantengono per il momento il massimo riserbo, è coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Alberto Galanti.
LA STORIA
Due giorni fa, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno bussato alle porte dell'azienda comunale e hanno acquisito documentazione utile: dai contratti stipulati con la Regione e con il Campidoglio, ai piani di smaltimento, agli incartamenti relativi al tipo di rifiuti trattati. Il tritovagliatore si trova al civico numero 273 di via di Rocca Cencia. E' di proprietà della Colari di Cerroni e affittato alla ditta Porcarelli Gino Srl: ora si trova al centro di una maxi inchiesta della Procura che rischia di complicare ancora di più le cose.
Nel mirino degli inquirenti, l'impianto della discordia: il tritovagliatore di via di Rocca Cencia, finito pochi giorni fa al centro di un acceso dibattito. Per l'assessore all'ambiente Paola Muraro, che ha recentemente fatto un sopralluogo sul posto, lo stabilimento sarebbe necessario per risolvere la piaga dell'immondizia romana, Fortini è contrario. Ora si capisce il motivo: l'impianto in questione è il fulcro dell'ultima indagine dei magistrati di piazzale Clodio, che procedono per truffa ai danni di Ama, frode nelle pubbliche forniture, traffico illecito di rifiuti e, addirittura, associazione a delinquere. Il fascicolo, in cui si conterebbero già i primi indagati e su cui i magistrati mantengono per il momento il massimo riserbo, è coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Alberto Galanti.
LA STORIA
Due giorni fa, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno bussato alle porte dell'azienda comunale e hanno acquisito documentazione utile: dai contratti stipulati con la Regione e con il Campidoglio, ai piani di smaltimento, agli incartamenti relativi al tipo di rifiuti trattati. Il tritovagliatore si trova al civico numero 273 di via di Rocca Cencia. E' di proprietà della Colari di Cerroni e affittato alla ditta Porcarelli Gino Srl: ora si trova al centro di una maxi inchiesta della Procura che rischia di complicare ancora di più le cose.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/rifiuti_roma_inchiesta_discariche_ama_truffa-1881422.html
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