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I giudici del tribunale del riesame di Roma hanno detto che “nell’Ama il fenomeno corruttivo ha raggiunto la massima espressione inquinando tutte le gare d’appalto”.
È una delle motivazioni con cui è stato ribadito il carcere per Salvatore Buzzi e sono stati disposti gli arresti domiciliari per Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell’azienda municipalizzata romana per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Nel documento dell’indagine che fa parte dell’inchiesta Mafia capitale si legge che l’Ama “ha intrattenuto con le cooperative di Buzzi rapporti basati sulla corruzione”. Askanews
http://www.internazionale.it/storia/trentasette-arresti-in-un-inchiesta-sulla-mafia-a-roma
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