Più di 70 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 57mila euro e 5 sanzioni penali per detenzione illegale di rifiuti speciali pericolosi
Più di 100 controlli presso rivenditori ed aziende agricole, 72 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 57mila euro e 5 sanzioni penali per detenzione illegale di prodotti fitosanitari scaduti, considerati rifiuti speciali pericolosi. Questo è il bilancio dei controlli effettuati dal Corpo forestale dello Stato in tutta la Toscana negli ultimi due mesi.
Le ispezioni della Forestale presso i rivenditori ed utilizzatori di prodotti fitosanitari in tutta la Regione sono stati finalizzati a verificare il rispetto della normativa circa le fasi della filiera che vanno dalla distribuzione all’utilizzo del prodotto sia in ambito agricolo che extra-agricolo.
Complessivamente sono stati effettuati 108 controlli, di cui 44 hanno avuto esito irregolare, presso le aziende agricole utilizzatrici di prodotti fitosanitari. La Forestale ha realizzato anche una serie di ispezioni nei giardini e nelle altre aree verdi pubbliche, a tutela della salubrità dell’ambiente per famiglie e bambini.
In particolare, sono stati verificati i seguenti aspetti: il possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti; la corretta registrazione dei trattamenti effettuati; la documentazione di acquisto; il corretto stoccaggio; il rispetto delle prescrizioni indicate in etichettatura; la validità dell’autorizzazione del prodotto fitosanitario rilasciata dal Ministero della Salute e la corretta gestione dei rifiuti.
Gli illeciti amministrativi riscontrati in ambito agricolo hanno riguardato il mancato rispetto delle prescrizioni riportate nell’etichettatura; l’utilizzo di diserbanti a distanze da stagni, fiumi e lagune inferiori a quelle previste per legge; la conservazione dei prodotti in locali o armadi non idonei e non chiusi a chiave; la vendita di prodotti fitosanitari tossici/nocivi omettendo la verifica dell'identità e dell'abilitazione dell'acquirente; l’acquisto di prodotti senza aver conseguito il certificato di abilitazione; l’omessa detenzione oppure irregolare compilazione del registro dei trattamenti nelle aziende agricole; l’omessa comunicazione dei dati annuali di vendita al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l’omessa detenzione del registro di carico/scarico dei rifiuti aziendali.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dei trattamenti effettuati con il “Glyphosate”, noto diserbante ad azione sistemica non selettivo, largamente utilizzato in ambito extra-agricolo nei casi in cui è necessario un diserbo totale dell’area senza distinzione tra piante utili e dannose.
La Regione Toscana è l’unica ad avere una norma che disciplina l’uso dei prodotti fitosanitari per garantire una maggior tutela della salute pubblica.
Gli illeciti amministrativi in ambito extra-agricolo hanno riguardato l’esecuzione di trattamenti con prodotti a base di “Glyphosate” in assenza del previsto nulla osta sanitario di competenza dell’Azienda U.S.L.; l’esecuzione di trattamenti in violazione di specifiche ordinanze comunali di divieto in zone particolari e l’utilizzo di diserbanti in area non consentita. http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12438
Le ispezioni della Forestale presso i rivenditori ed utilizzatori di prodotti fitosanitari in tutta la Regione sono stati finalizzati a verificare il rispetto della normativa circa le fasi della filiera che vanno dalla distribuzione all’utilizzo del prodotto sia in ambito agricolo che extra-agricolo.
Complessivamente sono stati effettuati 108 controlli, di cui 44 hanno avuto esito irregolare, presso le aziende agricole utilizzatrici di prodotti fitosanitari. La Forestale ha realizzato anche una serie di ispezioni nei giardini e nelle altre aree verdi pubbliche, a tutela della salubrità dell’ambiente per famiglie e bambini.
In particolare, sono stati verificati i seguenti aspetti: il possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti; la corretta registrazione dei trattamenti effettuati; la documentazione di acquisto; il corretto stoccaggio; il rispetto delle prescrizioni indicate in etichettatura; la validità dell’autorizzazione del prodotto fitosanitario rilasciata dal Ministero della Salute e la corretta gestione dei rifiuti.
Gli illeciti amministrativi riscontrati in ambito agricolo hanno riguardato il mancato rispetto delle prescrizioni riportate nell’etichettatura; l’utilizzo di diserbanti a distanze da stagni, fiumi e lagune inferiori a quelle previste per legge; la conservazione dei prodotti in locali o armadi non idonei e non chiusi a chiave; la vendita di prodotti fitosanitari tossici/nocivi omettendo la verifica dell'identità e dell'abilitazione dell'acquirente; l’acquisto di prodotti senza aver conseguito il certificato di abilitazione; l’omessa detenzione oppure irregolare compilazione del registro dei trattamenti nelle aziende agricole; l’omessa comunicazione dei dati annuali di vendita al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l’omessa detenzione del registro di carico/scarico dei rifiuti aziendali.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dei trattamenti effettuati con il “Glyphosate”, noto diserbante ad azione sistemica non selettivo, largamente utilizzato in ambito extra-agricolo nei casi in cui è necessario un diserbo totale dell’area senza distinzione tra piante utili e dannose.
La Regione Toscana è l’unica ad avere una norma che disciplina l’uso dei prodotti fitosanitari per garantire una maggior tutela della salute pubblica.
Gli illeciti amministrativi in ambito extra-agricolo hanno riguardato l’esecuzione di trattamenti con prodotti a base di “Glyphosate” in assenza del previsto nulla osta sanitario di competenza dell’Azienda U.S.L.; l’esecuzione di trattamenti in violazione di specifiche ordinanze comunali di divieto in zone particolari e l’utilizzo di diserbanti in area non consentita. http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12438
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