di
Giuseppe
Lo Bianco
Palermo
SEQUESTRO
dei
documenti di “tutte le
fasi
dell’appalto”, come dice il procuratore
di
Termini Imerese Alfredo Morvillo, e nomina
di
un pool di docenti universitari che
hanno
il compito preliminare di accertare
le
cause del cedimento dell’asfalto: il giorno
dopo
l’allarme per il crollo del tratto di
accesso
al viadotto Scorciavacche, sulla
statale
Palermo-Agrigento all’altezza di
Mezzojuso,
realizzato da due “coop rosse”
e
dalla Tecnis del catanese Mimmo
Costanzo,
è partita la caccia alle responsabilità.
“Ci
muoviamo su due fronti – dice
il
procuratore Morvillo, cognato di Giovanni
Falcone
– abbiamo sequestrato tutti
i
documenti relativi a tutte le fasi della
gara
di appalto per verificare eventuali
anomalie,
e abbiamo nominato i consulenti
tecnici
che hanno il
compito
di accertare le
cause
del crollo”. Dal tipo
di
accertamenti necessari,
se
irripetibili o
meno,
dipenderà l’i s c r izione
delle
prime persone
(tecnici
o responsabili
amministrativi
del
consorzio
di imprese Bolognetta)
nel
registro
degli
indagati. “Il fatto è
grave
– aggiunge Morvillo
– e
procediamo con
urgenza.
Nel giro di pochi
giorni
dovrebbero arrivare le prime risposte
”.
Ieri
pomeriggio il procuratore Morvillo e il
sostituto
Francesco Gualtieri hanno incontrato
due
docenti della facoltà di Ingegneria
di
Palermo ai quali è stata affidata
la
perizia preliminare. E solo dopo
saranno
decise le operazioni tecniche da
eseguire.
Nel frattempo l’aerea del viadotto
rimane
sequestrata su ordine della
magistratura
e chiusa al traffico, deviato
sulla
provinciale adiacente. Per il presidente
di
Anas Pietro Ciucci, che domani
compirà
un sopralluogo sul luogo del cedimento,
infine,
si tratta di un falso allarme:
“A
dispetto di certi titoli e di certe
fotografie
male interpretate o scambiate,
nessun
viadotto è crollato, il danno ammonta
a
poche centinaia di migliaia di euro
”.
Che non saranno, ha assicurato, a carico
dell’Anas:
"Non lasceremo niente di
intentato
per individuare i responsabili e
garantiremo
la massima collaborazione
alla
Procura di Termini Imerese’’ e l'impegno
"per
il ripristino dell'opera senza
oneri
a carico di Anas".
il
FattoQuotidiano
MARTEDÌ
6 GENNAIO 2 01 5 5
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