Contro
la centrale a biomasse proposta dalla società Pontinia Rinnovabili
nell'area industriale di Mazzocchio Pontinia grande lavoro negli
ultimi giorni del tavolo tecnico comunale in difesa del territorio,
dell'agricoltura di qualità, dell'economia, contro l'inquinamento, a
tutela dell'ambiente e della salute. Adesso la Regione Lazio,
considerata la ferma opposizione del comune di Pontinia alla centrale
a biomasse da 20 MW, visto che mancano gli adeguamenti del progetto
alla normativa vigente, che mancano i pareri della Provincia di
Latina che non può esprimere pareri se non viene fornita la dovuta
documentazione, del Comando dei Vigili del Fuoco (idem documentazione
non adeguata all'attuale normativa), che mancano i pareri del Gestore
della rete elettrica mancando il progetto e di conseguenza i relativi
nulla osta di collegamento dalla cabina Enel alla centrale di
progetto, sarà tutto trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri. La decisione finale probabilmente ci sarà a gennaio 2013.
Difficile fare pronostici. Certo se valessero ancora le leggi e le
norme non ci sarebbero certo dubbi. Durante l'ultima conferenza
presso la regione Lazio, assessorato all'ambiente smascherate le
finzioni sui posti di lavoro e sulle opportunità per l'agricoltura
locale. Uno dei progettisti dell'impianto ritenuto devastante dal
Centro contro i tumori di Genova per l'alta emissione di cancerogeni,
dichiarava pubblicamente,
il 26 marzo 2007 in un convegno della Confindustria porta come
esempio la centrale di Bando D'Argenta (20 mega watt come
per Mazzocchio). Infatti dopo 7 anni dall'apertura solo il 10% delle
biomasse necessarie arrivano dalle aziende della zona. Anzi questa
centrale presa ad esempio veniva sequestrata perchè erano stati
taroccati i sistemi di controllo e venivano bruciati rifiuti tossici
e nocivi. In seguito a questo sequestro alcune condanne penali e
patteggiamenti. Nell'illustrazione del 26/03/2007 il progettista
affermava che le centrali a biomasse di Crotone, Bando D'argenta,
Stromboli, hanno dimensioni esagerate in quanto non si è partiti nel
modo corretto visto che non ci si è basati sui combustibili
disponibili nel territorio. Secondo il progettista, in base alla
produzione tipica italiana, afferma che in base alla produzione di
biomassa, le varie regioni italiane (ogni regione) può sostenere
(combustibili da biomasse solidi) potrebbero alimentare
una centrale che va dai 20 ai 40 Megawatt.
Infatti basta vedere il numero di centrali a biomasse esistenti (solo
in provincia di Latina sono 20) e progettate nella Regione Lazio per
capire che anche la capacità dichiarata dal progettista nel Lazio è
stata abbondantemente superata. Nella
stesso convegno lo stesso il progettista dichiarava che il produttore
non ha interesse a far funzionare la centrale a biomasse dopo la
scadenza dei finanziamenti pubblici (all'epoca 7 anni), con il
rischio dell'ennesima cattedrale nel deserto. Il progettista
concludeva dicendo che non hanno interesse a produrre biomasse
localmente quanto a importarle dal sud America con le navi. Lascio le
considerazioni in merito al disboscamento e la riduzione della
superficie boschiva...Se venisse approvata questa centrale a
biomasse, dopo la recente approvazione di altre centrali di potenza
minore a Mazzocchio Pontinia diventerebbe il 3. comune in Italia nel
settore...
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