All'assessore all'ambiente
Al Presidente della pro Loco
al segretario del pd
oggetto: ritorno all'acqua pubblica
Uno degli impegni presi durante la vincente campagna elettorale della lista per Tombolillo sindaco nel 2006 era il ritorno all'acqua pubblica per diversi motivi. Eliminare quei casi di distacco dell'acqua per gli utenti morosi che non erano in grado di pagare, assicurando a tutti un minimo di fornitura acqua giornaliera almeno per i servizi igienici, come confermato dalle sentenze in materia. Poi evitare lunghe e costose trasferte per un semplice allaccio, informazione, chiarimenti, per bollette che arrivavano in ritardo per i pagamenti. Un rapporto con personale poco gradevole. Il notevole aumento del costo nella bolletta arrivato a superare in pochi il 120% dalla precedente gestione. Senza contare i motivi umanitari che sui beni comuni e primari per la vita non ci può essere speculazione. La famiglia e la vita sono da sempre il cardine della famiglia cristiana secondo le tradizioni e il Credo della maggior parte della comunità di Pontinia. La situazione economica attuale, la forte speculazione in atto, l'aggressione continua alla dignità e alle famiglie attuata dall'attuale sistema al potere rende ancora più fragile il difficile momento, sicuramente il peggiore dagli anni '70, che viviamo quindi è necessario ridurre i costi a carico delle famiglie proprio dei servizi che da gennaio aumenteranno ancora forse del 30 o del 50%. Quindi il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua è diventato non prorogabile anche per la possibilità immediata di tale iniziativa considerate le 2 delibere adottate dal consiglio comunale di Pontinia, le uniche non impugnate dalla società e dal suo avvocato d'ufficio la Provincia di Latina. Seguiamo l'esempio dei comuni della provincia di Reggio Emilia (http://pontiniaecologia.
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