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Vertice di Copenaghen, Cina: nessun accordo
Ieri scontri e oltre 250 arresti, tra i fermi anche tre italiani
17 dicembre, 09:01
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IL PUNTO dell'inviato a Copenaghen - VIDEOLink
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Il testo base del vertice
dell'inviato Fabrizio Finzi
COPENAGHEN - Dozzine e dozzine di capi di Stato e di Governo sono in arrivo in queste ore a Copenaghen per dire l'ultima parola su un negoziato che dura ormai da oltre due anni. Tra oggi e domani, salvo proroghe dell'ultima ora, i leader del pianeta dovranno decidere come e quanto impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico. Saranno presidenti e primi ministri a dover riempire di contenuti - ma soprattutto di cifre - una bozza di accordo che a 48 ore dalla fine annunciata del vertice dell'Onu sul riscaldamento del pianeta ancora non c'é, logorata e riscritta dai veti incrociati e dagli interessi contrapposti.
Il vertice delle divisioni, l'ha definito ieri la Chiesa cattolica: un summit che divide invece di unire, che contrappone Paesi ricchi a Paesi poveri. La neve che cade copiosa a Copenaghen non ha scoraggiato ieri gli ambientalisti che protestano e che vorrebbero far giungere la loro voce - spesso un disperato appello all'azione - nei blindatissimi spazi del Bella center, il centro fieristico che ospita questo mega-vertice delle Nazioni Unite. E con tutta probabilità non li scoraggerà neanche oggi: amplificando così il caos organizzativo che sta ormai caratterizzando quest'appuntamento di Copenaghen. Misure ancora più ferree sono state infatti annunciate dalla polizia per oggi: giornata importante che vedrà la presenza di personaggi del calibro del segretario di Stato americano Hillary Clinton (precederà di un giorno il presidente Obama), del presidente iraniano Ahmadinejad, di quello brasiliano Lula, o del cinese Hu; senza contare la contemporanea presenza di tutti i leader europei. Non ci sarà solo il premier italiano che è convalescente a Milano dopo l'aggressione subita a piazza Duomo. L'Italia sarà rappresentata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Ieri diverse manifestazioni e scontri nei pressi del Bella center: manganelli e lacrimogeni usati dalla polizia con un bilancio di oltre 250 fermi. Tra questi anche tre italiani. Oggi replica scontata davanti alla passarella dei leader del mondo. Intanto nella notte si è lavorato alla bozza dell'accordo da sottoporre ai capi di Stato e di Governo: la presidenza danese sta disperatamente cercando di semplificare e ridurre il testo (circa 60 pagine) nella consapevolezza che già in molti parlano di fallimento storico.
CINA: NESSUNA POSSIBILITA' DI ACCORDO - La Cina ha detto ai partecipanti al vertice di Copenaghen di non intravedere alcuna possibilità di raggiungere un accordo operativo sul clima in questa settimana. Lo ha riferito un funzionario che partecipa ai colloqui. Il funzionario, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha detto che la Cina avrebbe proposto, in alternativa, "una breve dichiarazione politica di qualche tipo".
giovedì 17 dicembre 2009
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