E’ con grandi aspettative che ho letto sul sito della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) il comunicato che segue, con l’accordo tra la stessa Regione e Terna (la società che gestisce le reti elettriche) per diminuire le ricadute ambientali appunto della rete elettrica.
Se ci fosse coerenza con questa notizia e con l’impegno della stessa società Terna che ha in atto il progetto della sostituzione dell’attuale rete elettrica area per diminuire i danni dell’elettrosmog e delle emissioni elettromagnetiche delle reti a Pontinia e dintorni saremmo più tranquilli.
Le dichiarazioni durante la commissione di revisione VIA-VAS presso il Ministero dell’ambiente del 3 settembre della centrale a turbogas di Mazzocchio avevano creato molte perplessità sulla salute pubblica e sugli incidenti del lavoro.
Ci volevano far credere che, a causa della sub-sidenza, abbassamento del terreno nella zona dei Gricilli, dove sono previsti tralicci ed elettrodotto a servizio della centrale a turbogas, avevano progettato dei pali (tralicci) più alti del solito, così se il terreno si abbassava di 1 metro i pali rimanevano comunque dell’altezza necessaria.
Sfortuna ha voluto che il referente della commissione fosse un geologo ed ha subito fatto notare che oltre all’abbassamento era più probabile il rovesciamento con gli effetti pericolosi che si possono immaginare (oltre all’interruzione dell’elettrodotto la caduta dei tralicci).
Terna, invece, nel suo sito dichiara che l’interramento degli elettrodotti consente maggiore sicurezza, più efficienza con la riduzione delle perdite tecniche, maggiore affidabilità e semplicità di gestione anche in caso di guasto.
Bene, il comune di Pontinia, a proposito di questo progetto dell’elettrodotto che non sta in piedi (anche nel senso geologico in quanto progettato in zona che per il servizio geologico della Regione Lazio è completamente in edificabile) ha chiesto a Terna e alla ditta proponente:
- lo spostamento del percorso dell’elettrodotto dalla zona SIC (siti di importanza comunitaria) dei Gricilli in altra area;
- il cambio di percorso da una zona geologicamente inaffidabile ad una zona che può garantire la sicurezza (sia in fase di costruzione che dopo) dell’elettrodotto;
- la riduzione delle emissioni di elettrosmog e dell’esposizione elettromagnetica mediante l’interramento dell’elettrodotto.
Se l’impegno dichiarato da Terna sul proprio sito per il rispetto ambientale è reale, se l’accordo con la Regione Lazio ha un senso, avremmo la sostituzione del progetto dell’elettrodotto a servizio della centrale a turbogas di Mazzocchio.
Giorgio Libralato
Regione Lazio e Terna: Firmato accordo per lo sviluppo sostenibile della rete elettrica
16/12/09 -
• Investimenti per circa 400 milioni di euro
• Tralicci: 292 i km eliminati, più del doppio di quelli nuovi (123 km)
• Aumentano sicurezza, qualità ed efficienza del sistema elettrico della regione
Roma, 17 dicembre 2009 - Filiberto Zaratti e Luigi Roth, rispettivamente Assessore all'Ambiente e alla Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio e Presidente di Terna, la società responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, hanno siglato oggi un importante Protocollo d'Intesa per l'applicazione della procedura VAS ("Valutazione Ambientale Strategica") alla pianificazione degli interventi di sviluppo programmati dal Gestore della rete nella regione.
Con questo accordo, la Regione Lazio e Terna sottoscrivono un impegno finalizzato ad accelerare e snellire le procedure degli interventi di sviluppo sottoposti a VAS, e a sottoporre a verifica preventiva le ricadute ambientali e territoriali delle nuove infrastrutture elettriche nella regione, in una logica di condivisione e concertazione con le istituzioni locali delle scelte localizzative delle opere.
Aumentare la sicurezza ed eliminare i "colli di bottiglia" sulla rete, migliorando in tal modo qualità ed efficienza del servizio elettrico per le imprese e le famiglie: questi gli obiettivi degli interventi di sviluppo sulla rete ad alta tensione per i quali Terna ha programmato nel Lazio investimenti per circa 400 milioni di euro nei prossimi anni, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo. Di seguito gli interventi principali:
1. Riassetto rete elettrica 380/220/150 kV area metropolitana di Roma;
2. Sviluppi di rete sulla direttrice a 150 kV "Villavalle-Popoli";
3. Potenziamento rete a 150 kV tra Terni e Roma;
4. Interventi su stazioni elettriche a 380 kV esistenti.
Nel loro complesso le opere previste nel Lazio sono finalizzate a rendere il sistema elettrico della regione più moderno, sicuro ed efficiente, in un'ottica di sostenibilità: sviluppare la rete significa, infatti, non solo costruire nuovi elettrodotti in aggiunta a quelli esistenti ma, ove possibile, razionalizzare, cioè eliminare cavi e tralicci obsoleti a beneficio dell'ambiente e del territorio.
In particolare, l'intervento di riassetto della rete elettrica dell'area di Roma consentirà - a fronte di 123 km di nuove linee elettriche aeree più moderne ed efficienti - la demolizione di 292 km di elettrodotti esistenti: il rapporto tra il nuovo che arriva e il vecchio che va via è quindi di 1 a 2,4. Il progetto consentirà inoltre l'interramento di ulteriori 96 km di vecchie linee; complessivamente saranno quindi risparmiati circa 390 km di elettrodotti, a beneficio dell'ambiente e del territorio.
Il Protocollo VAS siglato oggi prevede in particolare che, a partire dai prossimi mesi, TERNA sottoponga il Piano di Sviluppo della porzione di rete riguardante la Regione Lazio a studi e valutazioni preventive, al fine di verificarne la congruità con gli strumenti di pianificazione energetica, territoriale e urbanistica, nonché con il sistema dei vincoli paesaggistici ed ambientali in atto nella regione.
Il Protocollo stabilisce, inoltre, che la Regione, oltre a favorire lo studio ambientale suddetto fornendo dati, cartografie e altri strumenti conoscitivi, esprima, previo coinvolgimento degli enti locali interessati, un parere sulla localizzazione degli impianti previsti dal Piano di Sviluppo (funzionale alla procedura di VAS). Infine, la Regione Lazio si impegna ad agevolare e snellire, anche attraverso lo scambio continuo di informazioni, i procedimenti autorizzativi delle opere sottoposte a "Valutazione Ambientale Strategica".
Con la firma di oggi salgono a 18 le Amministrazioni (17 Regioni più la Provincia Autonoma di Trento), con le quali Terna dal 2002 ha iniziato un percorso di concertazione e di condivisione per trovare insieme le soluzioni più idonee per salvaguardare allo stesso tempo le esigenze di sviluppo delle infrastrutture elettriche e quelle dell'ambiente.
"Ammodernare la rete elettrica rispettando l'ambiente significa dare un segnale importante ai cittadini. - afferma Filiberto Zaratti, assessore regionale all'Ambiente - Il Protocollo VAS firmato questa mattina, infatti, consentirà ai cittadini e alle imprese del Lazio di avere una maggiore efficienza e sicurezza nella trasmissione elettrica, cosa indispensabile per una Regione che guarda a un futuro ecosostenibile nel quale saranno sempre più presenti le rinnovabili e le reti di distribuzione energetica intelligenti. Gli investimenti pianificati da Terna nel Lazio, circa 400 milioni di euro, consentiranno di evitare 390 km di elettrodotti senza nulla togliere al servizio elettrico. Questa è una prova concreta del fatto che quando c'è collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e il mondo dell'impresa è possibile un'efficace tutela ambientale".
"La firma del Protocollo VAS con la Regione Lazio, rappresenta una nuova, importante tappa di una strategia che ha già dato i suoi frutti - ha commentato il Presidente di Terna, Luigi Roth. Nel Lazio abbiamo in programma importanti investimenti con l'obiettivo di aumentare sicurezza, efficienza e affidabilità del servizio elettrico nella regione, nel pieno rispetto dell'ambiente e del territorio. Per questo siamo molto soddisfatti di poter avviare con la Regione Lazio un percorso di concertazione per uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche centrato sulla Valutazione Ambientale Strategica".
Allegati:
• Accordo Terna (doc 184,50KB)
REGIONE LAZIO E TERNA:
FIRMATO ACCORDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA RETE ELETTRICA
• Investimenti per circa 400 milioni di euro
• Tralicci: 292 i km eliminati, più del doppio di quelli nuovi (123 km)
• Aumentano sicurezza, qualità ed efficienza del sistema elettrico della regione
Roma, 17 dicembre 2009 – Filiberto Zaratti e Luigi Roth, rispettivamente Assessore all’Ambiente e alla Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio e Presidente di Terna, la società responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, hanno siglato oggi un importante Protocollo d’Intesa per l’applicazione della procedura VAS (“Valutazione Ambientale Strategica”) alla pianificazione degli interventi di sviluppo programmati dal Gestore della rete nella regione.
Con questo accordo, la Regione Lazio e Terna sottoscrivono un impegno finalizzato ad accelerare e snellire le procedure degli interventi di sviluppo sottoposti a VAS, e a sottoporre a verifica preventiva le ricadute ambientali e territoriali delle nuove infrastrutture elettriche nella regione, in una logica di condivisione e concertazione con le istituzioni locali delle scelte localizzative delle opere.
Aumentare la sicurezza ed eliminare i “colli di bottiglia” sulla rete, migliorando in tal modo qualità ed efficienza del servizio elettrico per le imprese e le famiglie: questi gli obiettivi degli interventi di sviluppo sulla rete ad alta tensione per i quali Terna ha programmato nel Lazio investimenti per circa 400 milioni di euro nei prossimi anni, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo. Di seguito gli interventi principali:
1. Riassetto rete elettrica 380/220/150 kV area metropolitana di Roma;
2. Sviluppi di rete sulla direttrice a 150 kV “Villavalle-Popoli”;
3. Potenziamento rete a 150 kV tra Terni e Roma;
4. Interventi su stazioni elettriche a 380 kV esistenti.
Nel loro complesso le opere previste nel Lazio sono finalizzate a rendere il sistema elettrico della regione più moderno, sicuro ed efficiente, in un’ottica di sostenibilità: sviluppare la rete significa, infatti, non solo costruire nuovi elettrodotti in aggiunta a quelli esistenti ma, ove possibile, razionalizzare, cioè eliminare cavi e tralicci obsoleti a beneficio dell’ambiente e del territorio.
In particolare, l’intervento di riassetto della rete elettrica dell’area di Roma consentirà – a fronte di 123 km di nuove linee elettriche aeree più moderne ed efficienti - la demolizione di 292 km di elettrodotti esistenti: il rapporto tra il nuovo che arriva e il vecchio che va via è quindi di 1 a 2,4. Il progetto consentirà inoltre l’interramento di ulteriori 96 km di vecchie linee; complessivamente saranno quindi risparmiati circa 390 km di elettrodotti, a beneficio dell’ambiente e del territorio.
Il Protocollo VAS siglato oggi prevede in particolare che, a partire dai prossimi mesi, TERNA sottoponga il Piano di Sviluppo della porzione di rete riguardante la Regione Lazio a studi e valutazioni preventive, al fine di verificarne la congruità con gli strumenti di pianificazione energetica, territoriale e urbanistica, nonché con il sistema dei vincoli paesaggistici ed ambientali in atto nella regione.
Il Protocollo stabilisce, inoltre, che la Regione, oltre a favorire lo studio ambientale suddetto fornendo dati, cartografie e altri strumenti conoscitivi, esprima, previo coinvolgimento degli enti locali interessati, un parere sulla localizzazione degli impianti previsti dal Piano di Sviluppo (funzionale alla procedura di VAS). Infine, la Regione Lazio si impegna ad agevolare e snellire, anche attraverso lo scambio continuo di informazioni, i procedimenti autorizzativi delle opere sottoposte a “Valutazione Ambientale Strategica”.
Con la firma di oggi salgono a 18 le Amministrazioni (17 Regioni più la Provincia Autonoma di Trento), con le quali Terna dal 2002 ha iniziato un percorso di concertazione e di condivisione per trovare insieme le soluzioni più idonee per salvaguardare allo stesso tempo le esigenze di sviluppo delle infrastrutture elettriche e quelle dell’ambiente.
“Ammodernare la rete elettrica rispettando l’ambiente significa dare un segnale importante ai cittadini. – afferma Filiberto Zaratti, assessore regionale all’Ambiente – Il Protocollo VAS firmato questa mattina, infatti, consentirà ai cittadini e alle imprese del Lazio di avere una maggiore efficienza e sicurezza nella trasmissione elettrica, cosa indispensabile per una Regione che guarda a un futuro ecosostenibile nel quale saranno sempre più presenti le rinnovabili e le reti di distribuzione energetica intelligenti. Gli investimenti pianificati da Terna nel Lazio, circa 400 milioni di euro, consentiranno di evitare 390 km di elettrodotti senza nulla togliere al servizio elettrico. Questa è una prova concreta del fatto che quando c’è collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e il mondo dell’impresa è possibile un’efficace tutela ambientale.”
“La firma del Protocollo VAS con la Regione Lazio, rappresenta una nuova, importante tappa di una strategia che ha già dato i suoi frutti - ha commentato il Presidente di Terna, Luigi Roth. Nel Lazio abbiamo in programma importanti investimenti con l’obiettivo di aumentare sicurezza, efficienza e affidabilità del servizio elettrico nella regione, nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio. Per questo siamo molto soddisfatti di poter avviare con la Regione Lazio un percorso di concertazione per uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche centrato sulla Valutazione Ambientale Strategica”.
domenica 20 dicembre 2009
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2 commenti:
oltre all'elettrodotto che sia su tralicci od interrato non dimentichiamo il gasdotto, le condutture passeranno all'interno dell'area Gricilli sottoposta a tutela dalla Comunità Eurpoea (non solo SIC) ma ZPS = Zona a Protezione Speciale, la ZPS comprende la SIC (vedere cartografia apposita) inoltre come già ricordato l'area è sottoposta a vincolo idrogeologico per fenomeni geofisici di tipo sinkholes, (qui si apre un altro capitolo, campi fotovoltaici e regolamento approvato di recente, max superf. realizz. a pannelli 2% della superficie territoriale comunale compresa anche l'area suddetta ove imposto dalla Regione il vincolo di inedificabilità totale! Sbagliare è umano perseverare è diabolico) tornando alle opere accessorie della turbogas nelle obiezioni/osservazioni presentate dalla Rete No Turbogas tutto ciò fu evidenziato, facendo notare anche la recente formazione (10-20 anni fà) di un ulteriore laghetto in area Gricilli formatosi da un effetto sinkholes, naturale sprofondamento del terreno, a ciò va aggiunto un interessante articolo apparso sulla rivista IL GEOLOGO di qualche anno, cita un crollo di un traliccio dell'alta tensione in un area dalle caratteristiche idrogeologiche simili a quelle dei Gricilli in altro comune del Lazio.
Ma ciò che appare sconcertante è il lassismo della nostra amministrazione nell'applicazione delle norme del PTPR, norme tecniche cogenti per la tutela del territorio e degli abitanti, oltretutto sancite da una sentenza della Corte Costituzionale in merito all'applicazione obbligatoria di tali norme su tutti gli strumenti urbanistici locali.
Detto questo sarebbe necessario o quanto meno opportuno portare a conoscenza dei cittadini le indagini epidemiologiche condotte dalla Sanità della Reg. Lazio sulle malattie tumorali, scaturite da analisi compiute sulle popolazioni locali, ci si renderebbe conto della mortalità e del moltipicarsi dei casi di decesso causa neoplasie ai bronchi, alle vie respiratorie ed altro.
Luigi
Rete dei Cittadini di Pontinia NO TURBOGAS e TERMOINCENERITORE
grazie Luigi
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