mercoledì 2 dicembre 2009

Fini, Berlusconi ha il consenso ma non l'immunità

Durante un convegno a Pescara, il presidente della Camera non sa che i microfoni sono aperti
e parla a ruota libera con un magistrato suo amico. E spiega le sue opinioni sul premier
Fini, fuorionda su Berlusconi: "Ha il consenso
per governare, ma non l'immunità assoluta"
"Lui confonde la leadership con la monarchia assoluta... il consenso popolare che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità..."


Fini a Pescara mentre parla con il magistrato Nicola Trifuoggi
ROMA - Il 6 novembre scorso il presidente della Camera Gianfranco Fini partecipa a Pescara alla giornata conclusiva del "Premio Borsellino". In quell'occasione discute con il procuratore della Repubblica Nicola Trifuoggi che è seduto accanto a lui. Tra i due c'è una conoscenza di antica data. Fini, convinto che la conversazione si svolga a microfoni spenti, parla delle vicende di stringente attualità, tra cui quelle che riguardano Silvio Berlusconi, le sue inchieste giudiziarie e le rivelazioni del pentito Spatuzza. Si tratta di una conversazione dai toni colloquiali nella quale, tuttavia, il presidente della Camera ribadisce alcuni concetti espressi più volte anche in sedi istituzionali.

GUARDA IL FUORIONDA

Fini: "A Scampia c'è un altro sacerdote che si chiama Don Aniello e di cognome Mancaniello, ed è un personaggio come questo (ndr Don Luigi Merola). Una volta è venuto un guappo e lui gli ha detto 'Io non sono un prete, so un mancaniello!'"

Subito dopo il presidente della Camera indica a don Merola, che si lamentava del fatto di non essere ancora mai riuscito ad incontrare il ministro Gelmini, il suo segretario personale.

Fini: "Qualche giorno fa rileggevo un libro sull'Italia giolittiana e a Giolitti, che era considerato il ministro della malavita, un oppositore gli disse: 'Lei rappresenta lo stato... participio passato del verbo essere'. Efficace, no?"

Trifuoggi: "Potrebbe essere riesumata"

Fini: "Infatti non escludo di farlo, citando la fonte... prima o poi lo faccio"

**********

Fini (riferendosi ad Aldo Pecora): "Lui è un creativo nato, perché il movimento lo ha chiamato 'Ammazzateci tutti'... e sì... il talento è quello"

Pecora nell'ambito del suo discorso afferma: "Noi siamo di passaggio, qua nessuno è eterno, non si vive in eterno"

E allora Fini commenta: "... se ti sente il Presidente del Consiglio si incazza"

**********

Fini: "Sono un ragazzaccio io... come dicevano i greci... poco se mi giudico molto se mi confronto... è così, sembra una battuta invece è una massima di vita. E' l'umiltà e nello stesso tempo la consapevolezza di vivere"

**********

Fini: "Per i ragazzi come questi (riferendosi a Pecora) .. è chiaro che una delusione a 23 anni, non alla nostra età, ti toglie qualunque possibilità di credere nella vita"

**********

Fini, rivolgendosi a Pecora: "Con la giacca e la cravatta sei ancora più bravo"

**********

Fini: "E' che con i ragazzi non parli con le parole ma con gli esempi"

**********

Fini: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza (ndr il pentito Gaspare Spatuzza)... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"

Trifuoggi: "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"

Fini: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di ... (ndr Berlusconi?)... uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."

Trifuoggi: "Pare che basti, no"

Fini: "Pare che basti"

Trifuoggi: "Però comunque si devono fare queste indagini"

Fini: "E ci mancherebbe altro"

Fini: "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo...

Trifuoggi: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"

Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto"

**********

Fini applaude Nino Di Matteo ed esclama "Bravo"

Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia di Palermo, con il collega Antonio Ingroia, sta raccogliendo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino (ndr figlio di Vito) sulla trattativa avvenuta nel '92 fra Cosa nostra e pezzi dello Stato.
E' inoltre PM del processo Mori.

(1 dicembre 2009) http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-19/fuorionda-fini/fuorionda-fini.html

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Libralato adesso il vostro leader è diventato Fini (ex neofascista)? Che fine che avete fatto! cOME VI SIETE RIDOTTI

ZECCA ROSSA

giorgio libralato ha detto...

Premesso che non ho leader e che non capisco il "vostro" e che non sono mai stato nè comunista nè fascista, a me non certo piacere essere governato da chi non mi rappresenta e secondo me non rappresenta certo la maggioranza degli italiani.

Anonimo ha detto...

ma è vero che hanno licenziato l'avvocato che curava gli interessi del comune contro la tefisel?
scusate ma non aveva vinto una causa ottenendo giustizia per la comunità di pontinia?
allora perchè licenziarlo?
vogliono perforza pagare la tefisel?
mi sembra un paradosso, il comune cambia avvocato vincente perchè a vinto il ricorso?

spigatemi perfavore perchè sui giornali si capisce poco e nulla.

claudia

Anonimo ha detto...

ha vinto... correzione...

Anonimo ha detto...

Libralato sei catto-comunista? Cattolico e amico degli ex comunisti mascherati da preti? Domando!

Miuccia

giorgio libralato ha detto...

Il penultimo post a cosa si riferisce? Signora Miuccia mi pare ci sia qualche problema sulle definizioni un po’ complicate e controverse da Lei indicate. Nessuna di queste mi riguarda. Cosa ho vinto? Alla Signora Claudia non esistono avvocati assunti, ma incaricati. L’incarico avviene a scelta e a trattativa privata seguendo alcuni criteri. Non sono sicuro di conoscere l’avvocato in questione. Né so se era stato incaricato dalla precedente amministrazione (e queste spiegherebbe perché potrebbe essere stato cambiato) o dall’attuale. Non credo che vogliano per forza pagare la Tefisel. Mi pare ci siano altre motivazioni. Che non sono politiche ma economiche.

Anonimo ha detto...

non si perda in chiacchere, sia obiettivo e sincero nelle critiche, quando mai s'è visto che si cambia avvocato vincente?
Lo dica che queste modalità amministrative sono da schifo assoluto, che non si vuol risolvere il problema tefisel custer, lo scriva che il danno erariale lo si vuol scaricare sui cittadina per l'ennesima volta, ma forse le manca il coraggio.
Quando le cose sono a favore dell'mministrazione va tutto bene, conosce fatti e misfatti, quando invece sono contro parte la sua difesa ad oltranza arzigogolando scuse che non conosce non sa, ci sono altre motivazioni ..... e quali sarebbero? Pensavo che questo fosse un blog libero e non fazioso, invece lei e schierato come un soldatino in trincea, non attendibile.
caludia

giorgio libralato ha detto...

Da Latina Oggi di oggi http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/03_12_2009/pag24sabaudia.pdf
CONTINUA tenere banco nel
dibattito politico di Pontinia la
questione Tefisel - Custer, la
società incaricata alcuni anni fa
di controllare e riscuotere i tributi
comunali evasi. Questa
volta riscaldare gli animi tra
maggioranza e opposizione è
stata la delibera portata in consiglio
comunale lunedì scorso
relativa al compenso dell'avvocato
Francesco
Palumbo
di
Latina per
aver difeso
e vinto
la causa
i n t e n t a
dalla società
Tefisel
contro
il comune
di Pontinia.
La
società ha chiesto al Comune
più di 600 mila euro per i suoi
servizi. L'amministrazione
Mochi non voleva cedere e il
comune è stato portato in Tribunale,
davanti ai giudici del
Tar. Palumbo, nominato da
Mochi vinse la causa. Ma, con
la caduta del sindaco di An,
Tombolillo non ha voluto rinnovare
l'incarico all'avocato per
la difesa in appello. Palumbo ha
comunque presentato il conto
all'ente comunale: circa 22 mila
euro che lunedì l'amministrazione
riconosceva come debito
fuori bilancio. Ma la maggioranza
è andata oltre e forte di un
parere negativo espresso dal revisore
unico dei conti ha votato
contro, decisa a non pagare la
parcella. Secondo il parere del
revisore, del segretario generale
del responsabile del settore
Gestione struttura amministrativa
del comune, la parcella
dell'avvocato «è esosa in relazione
agli atti prodotti e allo
stato ancora iniziale del giudizio
». Una motivazione che non
ha convinto Sandro Novelli del
Pdl. «In questo modo - ha detto
durante il consiglio - il Comune
si vedrà costretto a pagare molto
di più tra qualche mese. Perchè
l'avvocato farà sicuramente
ricorso al Tar. E sono sicuro che
lo vincerà».
Andrea Zuccaro

giorgio libralato ha detto...

nemmeno a farlo apposta sul giornale di oggi c'è la risposta alla sua domanda. Che questo sia un blog libero lo dimostra che chiunque può scrivere senza censura e senza che si registri. Penso di aver dimostrato, da oltre 5 anni di cause, che sono solo ed esclusivamente dalla parte dei cittadini, per ridurre tasse, imposte, costi dei servizi e contro la perdite erariale. Altri fanno solo chiacchere o addirittura danni. Come quegli 11 amministratori. O come quei cittadini che lei probabilmente conosce.

Anonimo ha detto...

quali cittadini dovrei conoscere? non capisco, cercavo un blog dove condividere alcune considerazioni mi hanno detto che in città c'era il suo, però se fa allusioni a chi e cosa immotivatamente, la saluto e scusi del disturbo.
addio
caludia.

giorgio libralato ha detto...

Nessuna allusione e nessun disturbo. Era una probabilità. Non certo una colpa. Come un modo di dire. Di una persona che magari si conosce e di cui non si conoscono le responsabilità. Anch'io conosco molti di quei cittadini che si sono opposti alla diminuzione dei costi dei servizi nonchè la riduzione delle tasse.