ISTANTANEA
Acea è un gruppo italiano a prevalente capitale pubblico, quotato in Borsa, primo operatore nazionale nell'ambito delle acque del rubinetto con una quota di mercato pari al 14%. Oltre che nel ciclo dell'acqua il gruppo opera anche nel ciclo dei rifiuti e dell'energia.
STRUTTURA E SETTORI
La capogruppo Acea Spa controlla circa cinquanta filiali attive nel settore dell'acqua, dell'elettricità, dei rifiuti, e del gas.
Acqua
Nel settore idrico il gruppo opera come gestore del servizio in varie parti di Italia, sia tramite sue filiali che tramite la partecipazione, quale socio di minoranza, alle società concessionarie dei servizi. Nel Lazio le filiali ACEA Ato2 S.p.A. e ACEA Ato5 Spa gestiscono rispettivamente il servizio nella provincia di Roma e Frosinone. In Campania la partecipata GORI Spa (di cui Acea controlla il 37%) gestisce il servizio nella città di Benevento e in parte di quella di Napoli. Anche in Umbria e Toscana Acea è presente in maniera massiccia tramite partecipazioni importanti in varie società di gestione: Acque Spa nella provincia di Pisa, Publiacqua Spa in quella di Firenze, Acquedotto del Fiora Spa in quella di Siena e Grosseto, Umbra Acque Spa in quella di Perugia.
Inceneritori e discariche
Nel settore dei rifiuti, Acea, tramite Tad Energia Ambiente Spa e le sue filiali (EALL srl, Terni EN.A. Spa) è proprietaria di due inceneritori, nel comune di Terni e di San Vittore del Lazio (Frosinone). Tramite SAO Spa gestisce discariche ed impianti di compostaggio nei pressi di Orvieto e Terni.
Energia elettrica
In ambito elettrico, Acea è presente a livello di produzione, distribuzione e vendita, tramite Acea Electrabel Spa, posseduta in maniera pressochè paritetica con il gruppo di origine francese GDF SUEZ. Da un punto di vista operativo, la produzione è affidata ad Acea Electrabel Produzione Spa, che possiede 7 centrali idroelettriche, 6 centrali a combustibile fossile, 1 centrale eolica. Il 90% dell'energia elettrica prodotta deriva da centrali a combustibili fossili; l'8% da centrali idroelettriche e il resto da centrali eoliche. La distribuzione è gestita da Acea Distribuzione Spa che dispone di una rete elettrica di 27.640 km., mentre la vendita da Acea Electrabel Elettricità Spa. Il gruppo gestisce anche il servizio di illuminazione pubblica in alcuni comuni italiani tra cui Roma.
Riscaldamento
Il gruppo Acea ha come attività minore il teleriscaldamento, e la fornitura di gas metano in alcune zone d'Italia.
FATTURATO
Nel 2008 il gruppo ha fatturato 3,8 miliardi di euro, il 60% del quale da vendita finale di energia elettrica e il 24% dall'acqua.
PROFITTI
Nel 2008 Acea ha realizzato profitti per 178 milioni di euro. A differenza del fatturato la quota principale (36%) proviene dall'acqua, mentre il 9% dalla vendita di energia elettrica. Nel 2007 l'80% degli utili è stato distribuito agli azionisti.
DIPENDENTI
Il gruppo impiega circa 6 mila persone (2007).
PROPRIETA'
La capogruppo Acea Spa è controllata dal comune di Roma che possiede il 51% del capitale societario. Il 10% circa è di proprietà del gruppo GDF SUEZ, mentre il 7,5% dell'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone. Il resto è diviso tra decine di migliaia di azionisti ognuno dei quali possiede meno del 2% (marzo 2009).
DIRIGENTI
Il presidente del consiglio di amministrazione è Giancarlo Cremonesi. L'amministratore delegato è Marco Staderini. Gli altri consiglieri sono Massimo Caputi, Dino Piero Giarda, Marco Maria Bianconi, Jean Louis Chaussade, Jacques Pierre Hugè (marzo 2009).
PRESENZA GEOGRAFICA
Il gruppo Acea non opera soltanto in Italia, ma anche in Centro-Sud America. Tramite Acea Dominicana SA (100%) gestisce il servizio idrico di alcuni quartieri di Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Tramite Aguazul Bogotá SA ESP (51%) gestisce il servizio idrico di alcuni quartieri di Bogotá in Colombia. Inoltre partecipa a Consorcio Agua Azul SA (25%), che gestisce il servizio idrico in alcuni quartieri di Lima in Perù. Partecipa anche ad Aguas de San Pedro SA (31%) che gestisce il servizio idrico nella città di San Pedro de Sula, in Honduras.
COMPORTAMENTI
TRASPARENZA (Bilancio sociale non sufficiente) DICEMBRE 2007. Acea pubblica un bilancio sociale e ambientale che contiene numerose informazioni. Tuttavia tralascia di esporre in dettaglio alcuni temi significativi quali ad esempio l'impatto sociale e ambientale delle sue controllate e partecipate estere domiciliate in Honduras, Perù, Repubblica Dominicana, Colombia.
SICUREZZA E DIRITTI DEI LAVORATORI (Non sufficiente sensibilità al tema dei diritti) MAGGIO 2009 Acea, nonostante operi anche all'estero in paesi critici dal punto di vista dei diritti dei lavoratori, non contempla nel proprio codice etico criteri quali salario vivibile e libertà di associazione. Nel codice si legge che per i fornitori di Paesi a rischio sono inserite clausole contrattuali che prevedono: "un’autocertificazione da parte del fornitore dell’adesione a specifici obblighi sociali (per esempio, misure che garantiscano ai lavoratori il rispetto dei diritti fondamentali, i principi di parità di trattamento e di non discriminazione, la tutela del lavoro minorile); la possibilità di avvalersi di azioni di controllo presso le unità produttive o le sedi operative dell’Azienda fornitrice, al fine di verificare il soddisfacimento di tali requisiti.". Tuttavia Acea non dà notizia delle eventuali verifiche svolte e delle conclusioni a cui è giunta.
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MARZO 2009. Nel marzo 2009 il sindacato Flaei-Cisl, ha diffuso un volantino attraverso il quale denuncia le disparità di trattamento tra i dirigenti e le altre maestranze del gruppo. Mentre è stata garantita la buona uscita di 7 milioni di euro a tre dirigenti invitati a rassegnare le dimissioni, è stata annunciata la procedura di mobilità per 120 dipendenti (Indymedia Roma, Acea. Liquidazioni d’oro: 7 milioni di euro per dimettersi, marzo 2009).
AMBIENTE (Multe) DICEMBRE 2007. Nel 2007 il gruppo Acea ha ricevuto complessivamente 292 multe da parte delle autorità per violazioni alla normativa ambientale. La filiale Acea Ato2 Spa, ad esempio ha ricevuto multe per 121mila euro (Acea, Bilancio di sostenibilità 2007).
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DICEMBRE 2007. Nel 2007 considerando soltanto alcune centrali di produzione di energia elettrica, di proprietà del gruppo, sono stati rilasciati nell'atmosfera 1,7 miliardi di chilogrammi di gas serra e prodotti circa 650 tonnellate di rifiuti pericolosi (Acea, Bilancio Ambientale 2007).
REGIMI OPPRESSIVI (Basso ricorso ai regimi oppressivi)
PARADISI FISCALI (Basso ricorso ai paradisi fiscali)
CONSUMATORI E LEGALITA' (Rinvio a giudizio per truffa aggravata e abuso d'ufficio; multa dell'Antitrust) APRILE 2009. Acea è tra le imprese che evadono la tariffa rifiuti del comune di Roma. Lo denunciano le autorità ambientali della città che si sono viste costrette a pubblicare, nell'aprile 2009, una "lista nera" delle imprese morose, dopo che non hanno avuto effetto i numerosi richiami e sollecitazioni verso le aziende debitrici. In particolare Acea è morosa di 342 mila euro. «La pubblicazione dell´elenco dei morosi - afferma il vicepresidente della commissione ambiente capitolina - dovrebbe costituire di per sé, se c´è ancora un po´ di rispetto per le istituzioni, una ragione per indurre gli stessi a saldare i propri debiti con l´Ama. Come del resto fanno tutti i cittadini. Confido che nei prossimi giorni vi sia una gara virtuosa tra i debitori pubblici e privati per pagare una tassa che aiuta Roma ad essere una città più pulita e con una gestione dei rifiuti moderna ed efficiente» (La Repubblica, Tassa rifiuti, evasione da 450 milioni: in testa ministeri, asl, grandi aziende, aprile 2009).
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GENNAIO 2009. Nel gennaio 2009, con un comunicato stampa, il Comando Provinciale di Frosinone della Guardia di Finanza, svela che Acea Ato5 Spa, gestore del servizio idrico nella provincia, nel 2008 ha gonfiato illegalmente le bollette dell'acqua per milioni di euro, a scapito dei cittadini della provincia. Per tale motivo sono stati rinviati a giudizio per truffa aggravata e abuso d'ufficio alcuni dirigenti dell'impresa e amministratori locali. E' quanto emerge dalle indagini svolte dal corpo di stato su segnalazione di numerosi cittadini, che nel maggio 2008 si erano visti aumentare improvvisamente le tariffe dell'acqua del 20% ed applicare la stessa tariffa per i consumi antecedenti quella data ma non ancora pagati. Sul comunicato della Guardia di Finanza si legge: "Al termine di questa prima fase di indagini è stato scoperto l'ingente danno finanziario procurato a tutti gli abitanti della provincia di Frosinone con le bollette gonfiate con tariffe illegali. In sintesi è stato accertato che il gestore del servizio idrico bacino ATO 5 aveva illegittimamente applicato retroattivamente la nuova tariffa pubblicata nel maggio 2008 su consumi relativi agli anni pregressi nonché aumentato la stessa tariffa media di più del 20%, disattendendo il limite legge che fissa in tutta Italia gli aumenti tariffari al massimo del 5% annuo, più il tasso di inflazione programmato. Al termine di questa prima fase di indagini sono stati ipotizzati i reati di truffa aggravata nell'ambito dell'erogazione di un servizio pubblico (ingenerando nei cittadini l'erroneo convincimento di dovere pagare tali tariffe in base ad un ordine legittimo dell'autorità) ed abuso d'ufficio. Le posizioni segnalate sono al vaglio dei magistrati della Procura della Repubblica" (Comunicato Stampa del Comando Provinciale di Frosinone della Guardia di Finanza, gennaio 2009).
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DICEMBRE 2008. Nel novembre 2008 l'Antitrust ha multato per 135 mila euro AceaElectrabel Elettricità S.p.A, filiale di Acea, perchè colpevole di pubblicità ingannevole. Scrive nell'istruttoria l'Antitrust: "Per quanto concerne i messaggi diffusi da Acea volti a promuovere l’offerta “Fisso Più” diffusa mediante sito internet, affissioni, mailing, radio, cinema, si rileva che gli stessi risultano essere confusori ed omissivi. Il claim “Fisso più…vuoi avere la certezza di un costo dell’energia stabile per due anni?” risulta, infatti, non veritiero, essendo fissa solo una delle componenti di costo e non l’intero prezzo finale che il consumatore dovrà corrispondere. In particolare, rispetto al messaggio diffuso mediante sito internet, si evidenzia che il claim non viene specificato neppure attraverso un rimando in nota, non offrendo, dunque, al consumatore alcun dettaglio informativo per percepire le reali caratteristiche dell’offerta e cosa si debba intendere per costo fisso." (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Provvedimento n. 19223, 13/11/2008).
SUD DEL MONDO (Contribuzione al peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie) MARZO 2009. Il settimanale Carta racconta che Acea sta contribuendo al processo di privatizzazione dell'acqua in Colombia. La filiale Aguazul Bogotà, controllata al 51%, gestisce il servizio idrico di alcune zone di Bogotà, fin dal 2002. Il settimanale denuncia che la privatizzazione non ha portato alcun miglioramento dei servizi, anzi ha provocato vari dissesti. Mentre la percentuale di acqua dispersa è del 39 per cento, le tariffe sono diventate fra le più care del paese e addirittura del mondo se pensiamo che sono anche più elevate di quelle di Madrid. L’aumento delle tariffe del 43% e l'eliminazione dei sussidi ha messo in seria difficoltà le fasce più deboli e 236.000 persone sono state «staccate» dal servizio. Intanto il bilancio d’impresa ha registrato un aumento del 24 per cento dei costi e dei passivi e c'è da aspettarsi ulteriori aumenti di tariffe. (Carta, Le mani di Acea sull'acqua colombiana, marzo 2009).
http://www.impreseallasbarra.org/index.php/Acea
sabato 26 dicembre 2009
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