sabato 19 dicembre 2009

riduzione dei costi dei pannelli fotovoltaici

Gli elementi alla base delle celle fotovoltaiche sono rari e costosi: Silicio, Arseniuro di Gallio (GaAs), Fosfuro di Indio e Gallio (InGaP), ma soprattutto Germanio (Ge) consentono di ricavare energia pulita dal sole ma comportano investimenti importanti. Dichroic Cell in collaborazione con l’Università di Ferrara e CNR-INFM (Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto Nazionale per la Fisica della Materia) ha messo a punto una rivoluzionaria tecnologia che consente di convertire il Germanio in Silicio, un processo che rende più efficiente la gestione delle risorse, migliorando i tempi e contraendo i costi.
Il procedimento si basa sull’utilizzo del reattore L.E.P.E.C.V.D. (Low Energy Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition), un macchinario che nelle previsioni dei suoi promotori permetterà di abbattere il costo del substrato delle celle fotovoltaiche di oltre il 60%. Una riduzione dei costi che diventa del 30% quando si prendono in esame le celle fotovoltaiche più costose, con substrato in puro Germanio.

Già sviluppata in ambito aerospaziale negli anni ’90, la tecnologia adottata viene ora applicata su larga scala: dallo scorso settembre Dichroic Cell ha iniziato a produrre e a vendere i primi Substrati virtuali. Attualmente, tra tutti i dispositivi fotovoltaici presenti sul mercato, le celle solari basate su composti con substrato in Germanio hanno mostrato la più alta efficienza di conversione. Celle solari multigiunzione basate su questi materiali hanno ormai raggiunto livelli di efficienza di conversione di oltre il 39%.

a cura di www.regione.emilia-romagna.it

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