tratto da https://ambientenonsolo.com/educare-alla-sostenibilita-tra-riarmi-e-prontezzeovvero-lamore-ai-tempi-della-collera/
Educare alla sostenibilità tra riarmi e prontezze (ovvero L’amore ai tempi della collera)

di Franco Pistono
Mercoledì scorso, in teatro, ho incontrato oltre 300 bambini per uno spettacolo sull’acqua e, con i compagni di palco, offerto loro una visione del mondo fatta di poesia, amore e concreto desiderio di rispetto e tutela della risorsa e della Terra. I miei giorni sono ricchi di occasioni simili, di dialoghi con studenti di ogni età; quest’anno il totale supererà quota 30.000. Se c’è una certezza che ho maturato nel mio adorato lavoro è che, per trasferire qualcosa, occorre essere coerenti, avere negli occhi il “sacro fuoco” della passione, far chiaramente percepire agli interlocutori che “ci tieni” a loro e che credi in quello che dici… e io ci credo; credo nel fatto che il pianeta sia un vivente e che noi siamo pulci sulla sua fertile pelle, pulci consustanziali, facenti parte del tutto, un tutto intrecciato, interdipendente, pulsante.
Nel 2015, dieci anni or sono ormai, sono nati tre documenti importanti, i primi due per il mondo, il terzo certamente per me. Alludo alla enciclica “Laudato si’” (maggio 2015) all’Agenda2030 (settembre 2015) e, venendo alla umile parentesi personale, a Musica d’Ambiente (settembre 2015).
Ho letto questi eventi come un allineamento di stelle: erano la mia Cintura di Orione educativa. Nel mio piccolo, inaspettatamente, mi trovavo nel flusso del cambiamento, saldamente sorretto dai due piedritti istituzionali (enciclica e agenda) e impreziosito dal mio piccolo bocciolo.
Il Papa ha continuato a camminare sulla via, promuovendo la pace e la cura per la casa comune, l’Europa sembrava seguire, pur stancamente, da continente senza senso di sé e carente quanto ad amalgama e autorevolezza; tuttavia, la sostenibilità ha continuato a brillare, se non altro come aspirazione, più o meno concreta.
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