Dopo oltre 4 mesi si torna a parlare della relazione contro
le ecomafie della commissione parlamentare bicamerale sul ciclo sbagliato
dei rifiuti nel Lazio, dove, purtroppo, la nostra provincia e la discarica di
Borgo Montello hanno uno spazio importante. Ovviamente quanto riportato è una
sintesi di quasi 50 anni di inquinamento e conferimenti sbagliati, nella
speranza o prospettiva di dare una risposta ed una soluzione per arrivare alla
necessaria bonifica. Quello che fa riflettere, oltre allo scarso peso dato da
alcuni organi di informazioni, subito dopo la pubblicazione della relazione, è soprattutto
l’ignoranza (nel senso che non ne hanno dato seguito con alcun atto significativo)
degli Enti che dovevano (e devono) prendere posizione con atti amministrativi
che non sono un’opzione ma un obbligo di legge. Regione Lazio, provincia e
comune di Latina hanno, come si diceva sopra, ignorato la relazione e non hanno
preso posizione, con la bonifica, la gestione post discarica, l’escussione, nel
caso, della polizza. Senza contare che questi argomenti, nel 2014, hanno visto
sequestri, arresti che hanno fatto scalpore, ma anche negli anni successivi ci
sono stati importanti provvedimenti della Magistratura. L’intervento, lodevole
e auspicato, della Magistratura è una sconfitta per la politica, incapace di
prendere provvedimenti e di prevenire fatti gravi di rilevanza penale a livello
nazionale. Intanto dopo varie segnalazioni la Provincia ha chiuso o sospeso 3
attività di gestione dei rifiuti. Sono diversi altri i siti sia di trattamento
rifiuti che di produzione energetica, per gli stessi motivi di quelli di
recente provvedimento, sui quali sarebbe necessario verificare se le condizioni
dell’autorizzazione siano ancora validi oppure se gli impianti andrebbero
sospesi o chiusi. Quanti sono ancora in regola, per esempio, con le garanzie
finanziarie? Quante rispettano la Circolare del Ministero dell’ambiente prot.
4064 del 15.03.18 recante “Linee guida per la gestione operativa degli
stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei
rischi”, in particolare dei punti 3,4,5,6 e 7 oggetto di un recente intervento
di S.E. il Prefetto di Latina? attività di recupero rifiuti laziale Remapri
(Mencattini) Atto di Cancellazione iscrizione dal Registro Provinciale delle
Imprese che effettuano attività di recupero Via Codacchio s.n.c., loc. Murillo
–Sermoneta. Atto di Cancellazione iscrizione dal Registro Provinciale delle
Imprese che effettuano attività di recupero ai sensi degli artt. 214 e 216 del
D.Lgs.152/06 - Ditta: Laziale RE.MA.PRI., Via Codacchio s.n.c., loc. Murillo
–Sermoneta. Cancellazione iscriz attivit di recupero Ditta laziale Remapri.pdf.
https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/04/attivita-di-recupero-rifiuti-laziale.html
attività di recupero rifiuti non pericolosi Atto
cancellazione registro Provinciale di Latina iscrizione Ditta ASEA.pdf
Atto di cancellazione iscrizione dal Registro Provinciale
delle Imprese che effettuano attività di recupero ai sensi degli artt. 214 e
216 del D.Lgs.152/06. Ditta: A.S.E.A. S.r.l. Atto cancellazione registro
Prov.le iscriz attivit di recupero Ditta ASEA.pdf. https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/04/attivita-di-recupero-rifiuti-non.html
provincia di Latina Recycling PFU S.r.l. impianto di
recupero gomme e mescole compatibili, varie inosservanze ambientali e polizza
inesistente arriva la diffida e sospende l'attività Parte IV del D.Lgs.152/06 e
smi, art. 208 - Soc. Recycling PFU S.r.l. con sede operativa in Santi Cosma e
Damiano, Via Provinciale Ausente n° 15/17 – Diffida. Recycling PFU S.r.l.
Diffida.pdf https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/04/provincia-di-latina-recycling-pfu-srl.html
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