Procter & Gamble, il gruppo Usa dei prodotti per la casa, ha reso noti i suoi obiettivi per l'ambiente da raggiungere entro il 2030, denominati "Ambition 2030". I nuovi obiettivi riguardano, fra gli altri, marchi come Lenor, Dash e Pantene: questi svilupperanno imballaggi riutilizzabili o riciclabili al 100% ed introdurranno innovazioni sostenibili per favorire un consumo responsabile.
Gli stabilimenti P&G, che nel 2020 saranno tutti a "zero scarti in discarica" (oggi lo sono...
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Procter & Gamble, il gruppo Usa dei prodotti per la casa, ha reso noti i suoi obiettivi per l'ambiente da raggiungere entro il 2030, denominati "Ambition 2030". I nuovi obiettivi riguardano, fra gli altri, marchi come Lenor, Dash e Pantene: questi svilupperanno imballaggi riutilizzabili o riciclabili al 100% ed introdurranno innovazioni sostenibili per favorire un consumo responsabile.
Gli stabilimenti P&G, che nel 2020 saranno tutti a "zero scarti in discarica" (oggi lo sono già l'80%), ridurranno del 50% le emissioni di gas a effetto serra, saranno alimentati al 100% da elettricità rinnovabile, si avvarranno di fonti di approvvigionamento circolare per 5 miliardi di litri di acqua e, laddove possibile, di centrali a energia eolica e vapore da biomassa.
P&G inoltre continuerà a lavorare in partnership con aziende e istituti di ricerca per sviluppare prodotti con ingredienti a base biologica o confezioni come quella di Head & Shoulders, realizzata con plastica proveniente dai rifiuti raccolti sulle spiagge. Ulteriori innovazioni riguarderanno la riciclabilità di tonnellate di plastica come il polipropilene, a vantaggio di interi settori industriali e non solo di P&G.
Il gruppo ha raggiunto in anticipo la maggior parte degli obiettivi globali di sostenibilità ambientale fissati per il 2020, come la riduzione del 20% per unità di prodotto dell'uso di acqua, energia e dei chilometri percorsi dai camion e la riduzione delle emissioni totali di gas serra.
"Sulla base dei progressi compiuti fino ad oggi, i nostri obiettivi per il 2030 puntano ad affrontare due dei problemi ambientali più pressanti del mondo: le risorse limitate e i consumi crescenti", ha commentato Virginie Helias, vicepresidente mondiale per la sostenibilità di P&G.
Gli stabilimenti P&G, che nel 2020 saranno tutti a "zero scarti in discarica" (oggi lo sono già l'80%), ridurranno del 50% le emissioni di gas a effetto serra, saranno alimentati al 100% da elettricità rinnovabile, si avvarranno di fonti di approvvigionamento circolare per 5 miliardi di litri di acqua e, laddove possibile, di centrali a energia eolica e vapore da biomassa.
P&G inoltre continuerà a lavorare in partnership con aziende e istituti di ricerca per sviluppare prodotti con ingredienti a base biologica o confezioni come quella di Head & Shoulders, realizzata con plastica proveniente dai rifiuti raccolti sulle spiagge. Ulteriori innovazioni riguarderanno la riciclabilità di tonnellate di plastica come il polipropilene, a vantaggio di interi settori industriali e non solo di P&G.
Il gruppo ha raggiunto in anticipo la maggior parte degli obiettivi globali di sostenibilità ambientale fissati per il 2020, come la riduzione del 20% per unità di prodotto dell'uso di acqua, energia e dei chilometri percorsi dai camion e la riduzione delle emissioni totali di gas serra.
"Sulla base dei progressi compiuti fino ad oggi, i nostri obiettivi per il 2030 puntano ad affrontare due dei problemi ambientali più pressanti del mondo: le risorse limitate e i consumi crescenti", ha commentato Virginie Helias, vicepresidente mondiale per la sostenibilità di P&G.
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