L’importante
e attesa novità arriva dal Ministero dell’Interno che in una nota chiede alla
Prefettura di Latina di integrare i rapporti dai quali si evince l’esposizione
non occasionale (all’amianto durante l’attività lavorativa). Il Ministero dell’Interno
non si accontenta e vuole conoscere tutti gli altri casi di esposizione all’amianto
e di conseguente malattia e richiesta di vittima del dovere oltre che di causa
di servizio. L’iniziativa di Antonio Dal Cin, residente a Sabaudia, potrebbe diventare dirompente per la tutela
del territorio e la difesa della salute dall’amianto e anche esemplare apripista
per le cause di servizio durante l’attività lavorativa. Allora questo contesto
riguarda la vittima del dovere. Il non solo, perché detto riconoscimento
consentirebbe ad altri militari delle Fiamme Gialle affetti da patologie
asbesto correlate e ai familiari di quelli deceduti di beneficiare di analoga
concessione. Il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, a seguito delle
nuove memorie presentate dall'Avv. Ezio Bonanni ai sensi dell'art. 10/bis della
L. 241/90, apre un'Istruttoria e chiede al Ministero dell'Interno di richiedere
all'Amministrazione Guardia di Finanza i Rapporti Informativi. Dunque il
Ministero dell'Interno scrive alla Prefettura di Latina al fine di attivarsi in
tal senso.
Ripercorriamo
gli avvenimenti più salienti di questa fondamentale iniziativa:
Antonio
Dal Cin, ex militare della Guardia di Finanza, è in attesa che il CVCS
(Comitato di Verifica per le Cause di Servizio), organo consultivo che opera
presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, emetta il previsto parere in
ordine alla riconducibilità delle infermità dipendente da causa di servizio
alle particolari condizioni ambientali od operative di missione, al fine del
riconoscimento di "Vittima del Dovere".
Si fa
dunque espresso riferimento alla domanda presentata nel 2013 dall'Appuntato
Scelto della Guardia di Finanza (in congedo) Antonio Dal Cin, tesa ad ottenere
i benefici previsti dalla normativa vigente in materia di soggetti equiparati
alle "Vittime del Dovere (ai sensi della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e
del D.P.R. 7 luglio 2006, n.243).
Dopo un
primo parere negativo, l’Avv. Ezio Bonanni del foro di Roma, patrocinante in
Cassazione e presso le Magistrature Superiori, che assiste il Dal Cin, in data
12 dicembre 2016, ha formulato osservazioni e produzioni documentali ai sensi
dell’art. 10-bis della Legge 241/90, con contestuale richiesta di accoglimento
di tutte le domande formulate e reitera dell’atto di costituzione in mora per
ottenere il risarcimento di tutti i danni. Quanto sopra, in risposta alla
notifica ricevuta dal legale e relativa alla ministeriale prot. n.
559/C/3/E/8/GdiF/392 del 11.11.2016.
Pertanto,
il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, al fine di esprimersi in
ordine alla riconducibilità dell'infermità di cui è affetto il militare alle
particolari condizioni ambientali od operative del servizio svolto dal militare
in argomento, ha deliberato, nell'adunanza n. 222 del 6 marzo 2017, di
richiedere a questo Servizio Assistenza ed Attività Sociali, Direzione Centrale
per gli Affari Generali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica
Sicurezza del Ministero dell'Interno, a completamento della documentazione già
in atti, di acquisire e trasmettere: 1. (....) 2. (....).
Ciò
posto si prega codesta Prefettura di Latina, U. T. G. di voler richiedere
all'Amministrazione di appartenenza dall'Appuntato Scelto della Guardia di
Finanza in congedo Dal Cin Antonio di integrare il rapporto come richiesto dal
Comitato di Verifica, trasmettendolo con cortese sollecitudine, a quest'Ufficio
per l'ulteriore inoltro al predetto Comitato. Si resta in attesa di un cortese
sollecito riscontro.
Una
vicenda che ancora non si conclude, quella di Antonio Dal Cin, gravemente
malato, che fatica ad ottenere il riconoscimento di diritti sacrosanti e
legittimi, sebbene sussistano tutti i presupposti fattuali e giuridici affinché
gli venga riconosciuta la qualità di “Vittima del Dovere”, come “equiparata
alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”, ai fini della
corresponsione delle relative prestazioni previdenziali ed assistenziali, e
come formulato nella domanda presentata nell'anno 2013 e tesa al riconoscimento
di vittima del dovere ex. Art.1 commi 563 e 564 L.266/2005 per i soggetti
equiparati ex. art. 20 L.183/2010 e contestuale domanda di risarcimento e dei
benefici previsti dalla legge.
Bisogna quindi
precisare che con nota nr. 40956/2016 del 09/02/2016 il Centro Informatico
Amministrativo Nazionale della Guardia di Finanza di Roma – Ufficio Trattamento
Economico Personale in Quiescenza, ha notificato al diretto interessato l'atto
amministrativo avente per oggetto: “Pos. N. 105413. Notifica determinazione
dirigenziale”, giunta con nota nr. 229953/2016 del 20/05/2016, dal Reparto
Tecnico Amministrativo Lazio – Ufficio Amministrazione – Sezione Matricola F.
C., con la quale l’infermità: “Asbestosi pleurica” è stata riconosciuta
“DIPENDENTE DA FATTI DI SERVIZIO”, in quanto all’esame della documentazione
sanitaria e degli atti allegati è dato ravvisare, nel caso di specie, il nesso
di casualità utile tra l’infermità denunciata dal richiedente e riscontrata
dalla Commissione Medica con l’attività di servizio prestata e che, comunque,
gli elementi e le circostanze di fatto evidenziati si prospettano in rapporto
di valida efficienza etiopatogenetica con l’insorgenza e l’evoluzione della
predetta affezione. Quanto sopra dopo aver esaminato e valutato, senza
tralasciarne alcuno, tutti gli elementi connessi con lo svolgimento del
servizio da parte del dipendente e tutti i precedenti di servizio risultanti
dagli atti; e quindi DELIBERA di esprimere il richiesto parere in senso
indicato in parte motiva. Il tutto in Roma, nell’adunanza n. 354/2015 del
23/12/2015, del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, con atto
notificato in data 28.05.2016.
A questo
punto, non resta che attendere la conclusione dell’iter in corso, nella
speranza che questa istruttoria possa concludersi presto e sia emesso un parere
che tenga conto della sussistenza della Causa di Servizio e dei Rapporti Informativi
come richiesti alla Guardia di Finanza, così che Antonio Dal Cin veda
finalmente riconosciuti i suoi diritti, senza dover ricorrere nelle sedi di
giustizia.
1 commento:
Sono stato abituato durante il servizio in M.M. dal 1972 al 2011, 39 anni di cui 18 d'imbarco, a non essere certo della licenza finché non mettevo piede a casa e mi toglievo la divisa. In questo caso specifico vale la medesima regola. Sono anni che continuiamo a crede, sperare, immaginare ed ancora sperare, ma la fine non arriva più, fermo restando la fine di molti nostri colleghi che non possono più combattere per una giusta causa. Se bastasse dare una medaglia a chi ha navigato con l'amianto, oggi non saprei più dove attaccarle, ma parlando di cause in tribunale, di cure mediche, di sovvenzionamenti e rimborsi per cure mediche, allora tutto è fermo.
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