martedì 3 gennaio 2017

AMATRICE Il colmo per i pompieri in caserma: “Troppe crepe qui a Posta, preferiamo dormire in macchina”

 Un Capodanno
tra macerie e tende
coi vigili del fuoco

Venerdì 30
è venuto
il ministro
Minniti,
colleghi che
lavora va no
dalle otto
al gelo
hanno
dovuto
aspettare
le 15 per
pranza re
UN CAPO
REPARTO
GIAMPIERO CALAPÀ
inviato ad Amatrice (Rieti)
ome ogni giorno una squadra
di vigili del fuoco è partita di
buon mattino dal campo base
di Cittareale per percorrere i
trenta chilometri di curve
verso Capricchia, frazione di
Amatrice a 1.100 metri sul livello
del mare. La squadra, otto
pompieri, ha ancora molto
lavoro da fare, le macerie da
smaltire sull’unica via di accesso
al paesino rimangono
parecchie e in questi giorni di
festa stanno lavorando al
puntellamento della chiesa
per i ventidue abitanti che
dormono nelle roulotte e che
non mancano di invitarli a rifocillarsi
nella casetta comune,
una struttura in legno utilizzata
per cene e pranzi. Altri
due vigili del fuoco, a dieci
chilometri da lì, si dirigono
verso Amatrice e vengono
fermati da un giovane soldato
napoletano, sentinella all’i ngresso
del paese raso al suolo
dal sisma del 24 agosto, manca
qualche ora al Capodanno:
“Fa freddo... ho passato il Natale
qui, fra poco stacco e corro
a casa, spero di riuscire ad
arrivare per il brindisi di mezzanotte.
Sono precario, ho 21
anni e ho fatto domanda pure
nei vigili del fuoco. Anche se
ormai non si fa più quel che
piace, conta solo portare la
pagnotta a casa. Vabbuò, scusate
lo sfogo, buon anno”

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