venerdì 27 gennaio 2017

Venezia Il processo Il “burattinaio ” delle tangenti, oggi a San Diego, non deporrà “Mazzacurati ha perso la memoria” Mose, ora Matteoli e Orsoni sperano

Scontro in aula
Battaglia
sull’utilizzabilità
dei verbali contro
l’ex ministro
e l’ex sindaco
di Venezia
ANDREA TORNAGO
Venezia
Ha riempito pagine di verbali
raccontando ai magistrati
il sistema delle tangenti
intorno al Mose, la più grande
opera pubblica in costruzione
in Italia che ha attratto fiumi
di denaro pubblico per quindici
anni. Pochi mesi prima
degli arresti del giugno 2014 in
Laguna si è trasferito a San
Diego, in California, in una
bella villa sul mare a La Jolla.
Ora Giovanni Mazzacurati,
l’ex presidente del Consorzio
Venezia Nuova e “grande bur
a t ti n a i o ” del Mose, teste
chiave del processo in corso a
Venezia che vede imputati tra
gli altri l’ex ministro di An Altero
Matteoli, l’ex sindaco di
Venezia del Pd Giorgio Orsoni
e l’ex europarlamentare di FI
Lia Sartori, non potrà essere
sentito in aula per confermare
il suo racconto. Secondo il medico
legale Carlo Schenardi
nominato dal Tribunale,
l’85enne Mazzacurati “non è
in grado di testimoniare e di
partecipare coscientemente
al processo, di rievocare fatti o
situazioni, ha perduto ogni
connessione spazio-temporale
e la memoria”. Di fronte al

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