lunedì 20 maggio 2013
i cittadini di Borgo Montello oppressi dalla discarica dai cattivi odori
I cittadini di Montello riaccendono i riflettori sulle condizioni del sito
«Oppressi» dalla discarica
L’ultimo esposto contro i cattivi odori, chiesto l’intervento dell’Arpa
> Anche il Comune teme l’impatto del traffico La Regione Il presidente Z i n ga r e t t i ha annunciato un altro piano sui rifiuti Il consiglio regionale aveva approvato un piano rifiuti un anno e mezzo fa, poi impugnato davanti alla magistratura amministrativa.La Provincia L’amministrazione Cusani aveva presentato proposte diverse Secondo la Provincia tutti i rifiuti prodotti qui dovevano essere raccolti e trattati in loco per ottimizzare i costi e diminuire l’impatto ambientale.PROPRIO mentre si profila la possibilità di ulteriori ampliamenti delle due discariche di Borgo Montello con altri invasi, si fa più forte la protesta dei residenti della zona contro i cattivi odori che in queste settimane rendono irrespirabile l’aria attorno al maxi sito. Il problema era stato sollevato già qualche giorno fa dai Verdi con un esposto del responsabile provinciale, Giorgio Libralato. I residenti chiedono una verifica più approfondita all’Arpa e alla polizia provinciale per escludere anomalie nei processi di abbancamento. «Per chi subisce questo stato di cose - dicono i cittadini di Montello in un esposto - costituisce un notevole peggioramento della qualità della vita. Non si possono aprire le finestre, stendere i panni, uscire in giardino, curare i fiori e gli animali, coltivare l’orto». Il braccio di ferro sulla vivibilità del borgo va avanti da molto tempo ed è presente anche nell’unico processo per inquinamento delle falde, nel quale un gruppo di cittadini della zona sono stati ammessi come parte civile. Nel frattempo il consiglio comunale di Latina ha varato una delibera (a dicembre scorso) con la quale impone di attutire la presenza dei rifiuti e di delimitare con piantumazioni il perimetro della discarica. Sempre il Comune ha chiesto garanzie sull’impatto del traffico a margine della conferenza di servizi sull’auto - rizzazione di un terzo impianto di trattamento meccanico dei rifiuti proposto dalla società Indeco e che comporterebbe l’afflusso di ulteriori quantitativi di immondizia da trattare, posto che quella prodotta in provincia viene già assorbita dalla capacità di altri due impianti. Ciò nonostante la condizione effettiva di questa maxidiscarica all’ingres - so nord del capoluogo continua a preoccupare, tanto che i cittadini stanno sollecitando controlli di Arpoa, Comune e Provincia che vadano al di là delle verifiche ordinarie già previste per questo tipo di siti. Come si sa una parte della discarica è oggetto di interventi di bonifica chiesti ormai quattro anni fa dall’Arpa ai due gestori, EcoAmbiente e Indeco, mentre il lato più vecchio della coltivazione è al centro di lavori di scavo per verificare se effettivamente lì sono stati interrati fusti dal contenuto dubbio, forse tossico. Tutto questo mentre non si sa se e quando la discarica potrà finalmente iniziare il suo percorso verso la riduzione dei volumi e la chiusura definitiva. Obiettivo che fino a qualche anno fa sembrava possibile a medio termine se non immediatamente. le complicazioni legate all’attuazione del piano rifiuti hanno prodotto un’altra realtà, ossia l’esi - genza di andare sen’altro all’amplimento per evitare l’emergenza. E anche se gli enti locali e i cittadini non fossero d’accordo questa decisione sarà attuata per decreto.http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/de4110292fa9de544cbe448e5c8c4a8c
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