sabato 19 maggio 2012
Anas e il diserbante sull'Appia richiesta di informazioni
Spettabile ANAS s.p.a.
Alla Regione Lazio
Alla Provincia di Latina
Al Sindaco del Comune di Sezze
Alla Azienda USL di Latina
All'ArpaLazio di Latina
oggetto: richiesta di informazioni sul diserbante spruzzato oggi sulla SS n. 7 Appia
Oggi intorno alle 13 un camioncino dell'Anas percorreva la SS n. 7 Appia (da Terracina verso direzione Latina) spruzzando un liquido sulla banchina probabilmente sulla folta vegetazione ai lati della strada.
Nel passato l'Anas più volte e in varie Regioni si era resa responsabile dell'uso di diserbante molto criticato come si legge in varie notizie riportati dagli organi di informazione.
Infatti, stando a queste notizie che si allegano, il diserbante sarebbe stato spruzzato senza le necessarie precauzioni verso gli utenti della strada (in macchina, ma anche in moto, bicicletta, a piedi) e verso le colture in atto.
Si chiede pertanto di sapere:
quali sostanze sono state oggi spruzzate liberamente nell'atmosfera senza le necessarie precauzioni?
Quali accorgimenti erano previsti per gli operatori in materia di sicurezza del lavoro?
Sono previsti altri interventi analoghi? Quando, come e perchè?
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 19 maggio 2012 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Diserbante sulle strade: una Pasqua al Glyphosate?
Da qualche anno a questa parte c’è una novità, l’ANAS ha cominciato ad utilizzare il diserbo.
Il prodotto usato è probabilmente un erbicida disseccante a base di “glyphosate”, ne esistono sul mercato numerose formulazioni commerciali, ma la più diffusa è il “Roundup” della Monsanto.
Agisce in circa 20 giorni ed è facilmente riconoscibile per il caratteristico colore arancione che conferisce alla vegetazione trattata prima del suo totale disseccamento ( deriva infatti dal famigerato “agente orange” della guerra in Vietnam). Proteste verbali e scritte, interpellanze a comuni e province sono state presentate in quest’ultimo anno, in Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta, Sicilia, oltre a richieste ad Anas di spiegare il perché di questa scelta ora attuata anche nella nostra Provincia. Il Circolo Legambiente di Manciano (Toscana) scriveva nel maggio scorso:
“L’uso di questo prodotto per impedire la crescita di erba lungo le strade è stato in più occasioni stigmatizzato dalle autorità sanitarie, ed è dello scorso anno il divieto emesso dall’assessore all’ambiente del Comune di Viterbo, indignato per l’uso massivo che l’ANAS ne aveva fatto sulla via Cassia. Ma anche quest’anno l’ANAS ha ripetuto questa pratica che ha l’indubbio vantaggio di abbattere i costi di manutenzione delle strade.
Nella nostra zona ne abbiamo constatato. L’uso sull’ Aurelia bis in tutti i suoi 54 chilometri e sull’Aurelia da Civitavecchia a Montalto di Castro. Ed è di questi giorni una viva polemica tra alcuni anziani ortolani senesi e la ditta che su appalto ANAS, sulla tangenziale di Siena, ne ha fatto un uso scriteriato, in presenza di deriva ventosa, contaminando i loro ortaggi (e che inconsapevoli hanno consumato per diversi giorni)”
Infatti il “glyphosate” è particolarmente dannoso per gli organismi acquatici: pesci, crostacei e molluschi, e dopo la dispersione la molecola rimane attiva anche diversi mesi, specie sulle superfici inerti come asfalto e cemento.
Quindi il suo utilizzo sulle fossette stradali è espressamente vietato dalle schede di sicurezza che accompagnano tutta questa classe di prodotti:ignorare tali indicazioni configurerebbe un reato.
Troviamo poi assurdo che, a fronte di un numero di disoccupati in continua crescita nel Paese, l’ANAS, in un sol colpo, scelga di mandare a casa la manodopera e mettere a rischio le nostre verdure ed i nostri corsi d’acqua.
Il Coordinamento dei comitati, già attivo con la richiesta di vietare l’uso anche a scopo agricolo di pesticidi e diserbanti nei pressi delle zone abitate (richiesta che ha sortito come risultato un’ordinanza del Sindaco di Barchi, vigente sin dall’agosto 2009, che vieta l’irrogazione di fitofarmaci fino a distanza di 150 metri dai corsi d’acqua e 100 metri dalle abitazioni), interpella l’Amministrazione provinciale perché chiarisca se esista una norma circa il divieto di utilizzo di diserbanti sui cigli stradali e in aree pubbliche ed intervenga presso Anas per sapere tipologia del prodotto usato e quantità impiegata, invitando la società ad abbandonare questa tecnica nociva.
Ci auguriamo altresì che anche per la risoluzione di altri problemi, come quello della presenza estiva di zanzare tigre e papataci,Comuni e Provincia si orientino a criteri di lotta biologica, evitando di appaltare lo spargimento di sostanze tossiche circa le quali oltretutto i cittadini non vengono informati né della tipologia né dell’entità.
Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano,
2 aprile 2010.
La lettera Ai signori consiglieri Provinciali della Provincia di Pesaro e Urbinoinviata per chiedere la fine della pratica del diserbo chimico.
Il documento del prof.Taffetani (Università politecnica delle Marche) PRIMAVERA SILENZIOSA 2 sulla nocività del diserbo chimico. http://www.comitatinrete.it/wordpress/wp-content/uploads/2010/04/PRIMAVERA-SILENZIOSA-2.pdf
venerdì 21 gennaio 2011 - LA NUOVA SARDEGNA
SANLURI. La «Provincia Verde» del Medio Campidano dichiara guerra ai diserbanti chimici nelle cunette delle strade statali e invita l’Anas a usare altri accorgimenti per impedire che erba e sterpaglie proliferino a bordo strada. «Esistono sistemi ecologici e non nocivi per rimediare», sostiene il presidente della Provincia Tocco. Il motivo: i problemi di salute insorti fra gli automobilisti di passaggio.
I diserbanti cosparsi dall’Anas ai bordi e nelle cunette delle strade statali avrebbero creato una fastidiosa forma di clorosi agli occhi degli automobilisti e delle persone che abitano nelle immediate vicinanze. La denuncia del presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco per lamentare l’utilizzo smodato di sostanze chimiche per impedire la crescita dell’erba, è supportata dall’intero consiglio provinciale che ha condiviso l’interrogazione presentata da quattro consiglieri di minoranza (Gianni Lampis, Dario Piras, Fernando Scano e Daiana Cara), che hanno anche chiesto il coinvolgimento della Asl 6 al fine di verificare con analisi di laboratorio eventuali forme di inquinamento chimico dannoso per l’ambiente, per le persone e per gli animali.
«La Provincia, che per le sue caratteristiche di territorio a prevalente economia e cultura agricola può vantare la definizione di “provincia verde” - ha affermato il presidente Tocco con una nota di protesta contro l’uso dei diserbanti chimici nelle strade -, si sente offesa e ferita da questa inopportuna soluzione tecnica adottata dall’Anas che, se da una parte elimina l’erba a bordo strada e dalle cunette, dall’altra danneggia gravemente l’ecosistema».
Il rimedio il presidente del Medio Campidano lo ha pronto e lo suggerisce all’Anas: «La nostra Provincia ha superato da tempo la sbrigativa tecnica manutentiva dei diserbanti chimici attraverso l’apporto delle imprese agricole che hanno aderito al programma di multifunzionalità agricola: quattordici di esse provvedono a sfalciare regolarmente l’erba nei tratti di strada provinciale confinanti con i loro poderi, e spesso vanno anche oltre. Abbiamo bandito ogni diserbante chimico per una sana politica ecolgica e paesaggistica». Tocco ha pertanto ha invitato l’Anas a coinvolgere nello sfalcio dell’erba le aziende agrarie, perlomeno nei tratti prossimi ai paesi.
LUCIANO ONNIS
http://www.provincia.mediocampidano.it/mediocampidano/it/newsview.page;jsessionid=EB64618CE3666A718116700489771F3F?contentId=NWS19545
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento