martedì 2 maggio 2017

M5s, la riforma della Via è un mostro, faremo barricate Tolta la tutela della salute e non c'è valutazione per la ricerca di idrocarburi

Il M5s boccia la riforma della Via (Valutazione d'Impatto Ambientale): "Il governo ha partorito l'ennesimo mostro che minaccia l'ambiente" denuncia il blog di Beppe Grillo mentre i parlamentari già annunciano azioni di protesta che saranno attivate, insieme alle associazioni ambientaliste in prima linea, con tutti i consiglieri comunali e regionali M5S. "Il voto popolare ha bloccato la dittatura dell'esecutivo già una volta. Noi siamo di nuovo sulle barricate, con tutte le associazioni ambientaliste italiane, per dire no a una riforma che farà tornare indietro l'Italia di dieci, cento, mille passi" dice il Movimento che avverte: "Con la scusa di riformare la Via hanno tolto - niente di meno - la finalità 'di proteggere la salute umana' mentre non c'è il riferimento all'impatto cumulativo delle opere e dei progetti, non si prendono più in considerazione gli effetti indiretti dei progetti sui siti Natura2000". 

Ma - afferma il M5s - non finisce qui: "viene modificata la definizione stessa di 'progetto prevedendo la possibilità da parte dei proponenti di presentare elaborati progettuali con un livello informativo e di dettaglio equivalente a quello del 'progetto di fattibilità'". L'amministrazione, inoltre, "potrà stabilire una durata minima ma non massima della Valutazione. E le perforazioni per la ricerca di idrocarburi non ne avranno più bisogno". Insomma, commenta il M5s, "una sanatoria a tutti gli effetti. Addirittura in casi eccezionali, non meglio identificati, il governo può esentare dalla procedura in tutto o in parte un progetto specifico. Ecco qui la deriva autoritaria, il potere esecutivo centrale che comanda su tutto e tutti, i territori imbavagliati e i cittadini ridotti a meri sudditi". 

"Tra qualche giorno si riunirà la conferenza Stato Regioni, è doveroso da parte degli enti locali farsi sentire" dice Massimo De Rosa in occasione di una conferenza stampa indetta per denunciare il provvedimento che, ricorda il deputato, è uno schema di decreto "che passa in Parlamento per un parere ma che non può essere votato". Ed è proprio lo strumento legislativo scelto per far passare quello che i 5 Stelle definiscono un "atto molto grave" che fa infuriare il Movimento e le associazioni arrivate a Montecitorio per denunciare la mossa "ignobile ed inaccettabile" del governo. Si tratta infatti del recepimento di una direttiva europea sulle procedure di Valutazione di impatto ambientale che, sottolinea la senatrice Paola Nugnes, aveva una serie di obiettivi che sono "l'esatto contrario" di quello che il decreto prevede sia in ordine della partecipazione dei cittadini che di rafforzamento delle procedure, sul controllo sul consumo del suolo. 

"Faremo una coalizione con chiunque voglia fermare questo decreto" avverte De Rosa che ha già al suo fianco in conferenza stampa rappresentanti del Centro di documentazione conflitti ambientali, il movimento No Ombrina, l'associazione Salviamo il paesaggio e il Forum Acqua. Non solo, "ci impongono qualsiasi cosa dicendo che ce lo chiede l'Europa e l'unica volta che l'Europa ci chiede di rafforzare i controlli noi rischiamo di farci recapitare una procedura di infrazione" sottolinea il deputato Alberto Zolezzi che conclude: "il governo odia i cittadini, odia l'ambiente, odia la partecipazione".
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