Invece la tragica notizia con la morte di ogni forma di vita nei canali di collegamento tra lago e mare evidenzia che ancora una volta siamo arrivati tardi per evitare questa tragedia.
L'estate è prossima e con essa aumenteranno la pressione antropica ed è urgente fare quello che chiedevamo 3 mesi e che non è stato fatto oppure è da attuare in pratica oltre che sulla carta con il coordinamento attivo dei vari soggetti e sopratutto l'intervento di prevenzione.
questo era il comunicato di febbraio (http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/02/ambiente-e-inquinamento-nel-lago-di.html) (http://www.latinacorriere.it/2017/02/09/sabaudia-lago-paola-inquinato-libralato-bonelli-dei-verdi-intervenga-la-procura/)
Un lago (di Paola ) di guai nel parco nazionale del Circeo
E’ sicuramente il lago più grande che risulta ancora essere privato dopo alcune sentenze (probabilmente superate) che hanno fatto giurisprudenza in Italia. E’ il simbolo, insieme al promontorio del Circeo, al picco di Circe, alle grotte del Guattari del Parco nazionale del Circeo. Storia, miti e leggende in uno scenario naturale incantevole dal destino ancora incerto per la solita pluri competenza di Enti che spesso significa non decidere nulla. Qualche genio ci voleva fare un ha di pannelli fotovoltaici galleggianti posati sull’acqua, un altro, un certo Raffaele Marra, privatizzare una parte di area protetta vicina al lago, per decine di ha, con forse l’unico poligono di tiro in area protetta, certamente da delocalizzare. Tra tante incertezze rimane un periodico inquinamento e la manifestazione di questo, a seconda dei periodi dell’anno, che vanno dalla schiuma bianca, alla moria dei pesci sia nel canale Romano (che collega il lago al mare tirreno), sia nel lago anche con presenza di rifiuti nel mare. Dalle cronache pare che l’altra certezza siano, tra le cause dell’inquinamento nel lago di Paola (nel centro di Sabaudia) lo scarico abusivo o irregolare di case e fabbricati, il conferimento di fitofarmaci, la presenza di tensioattivi, alghe, nitrati provenienti dalle coltivazioni agricole. Di fronte al lago un pessimo caso di privatizzazione della duna mediterranea che impedisce oltre all’accesso, anche la vista e la fruizione della spiaggia. L’altra certezza è che il lago è un bene ambientale notevole, importante e che deve essere un’opportunità sia dal punto di vista sportivo (per le gare di canottaggio anche a livello internazionale), ricreativo, turistico, un ecosistema di notevole interesse scientifico e anche economico con tutte le corrette e sostenibili attività per la fruizione. Di certo solo mettendo intorno ad un tavolo tutti i soggetti, allo scopo di tutelare, valorizzare e salvaguardare il Lago si può pensare di migliorarne la situazione prevenendo questi fenomeni ricorrenti e ciclici, quindi conosciuti e prevedibili. Regione Lazio, provincia di Latina, Parco Nazionale del Circeo, Comune di Sabaudia, fondazione Scalfati, operatori economici, altri enti aventi pertinenza, ex Corpo Forestale dello Stato, associazioni di cittadini e di categoria devono incontrarsi per quello che è lo l’obiettivo comune e condiviso.
In altre parole sembrerebbe, dalle cronache, che sia già presente un censimento degli scarichi regolari o meno, il campionamento degli stessi, la verifica della qualità dei vari affluenti, nonché l’andamento delle quote del mare e del lago, con le relative caratterizzazioni. Se ciò non è stato effettuato oppure qualora fosse da implementare, ciascuno per le proprie competenze, nell’interesse generale da completare entro un breve periodo proprio allo scopo di prevenire ulteriori effetti che possono essere devastanti per la flora e la fauna ma anche di cattivi odori provenienti dal lago allo scopo di migliorarne la fruizione. Angelo Bonelli e Giorgio Libralato verdi
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/12/parco-circeo-pantani-dinferno-ecco-chi.html
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