LA NOTIZIA, svelata da R epubblica, ha immediatamente scatenato lo sdegno della classe politica. “Spaventa l’a ggressione mediatica a cui vienesottoposto ilgeneraleToschi per essere stato ospite due notti, nel 2008, per un valore venale di 199 euro, inferiore persinoal tettoconsentito dal decalogo dei doni istituzionali”, si indigna contro la stampa, e noncontro il generale, il deputato di Forza Italia e presidente di Rivoluzione Cristiana Gianfranco Rotondi. Nella foga dimentica il secondo soggiorno da 188 euro, ma quello che conta è la “so lidarietà al comandante della Guardia di Finanza e al Corpo che rimane uno dei punti fermi della credibilità delle nostre istituzioni”. Altro appartenente al baluardo della nostra credibilità, come dice Rotondi, è il colonnello Marco De Fila, allora comandantedella Guardiadi Finanza di Prato, competente anche per i controlli sul gruppo di Fusi. Poi andato a comandare La Spezia.
ALLA MOGLIEdi Marco De Fila – secondo le carte consultate dal Fatto – sarebbe riferita la fattura n. 311 del 18 settembre 2008 intestata a Bf Servizi Srl del gruppo Fusi per 3 mila e 800 euro, riferibili a un soggiorno all’Una Hotel Versilia. Tra gli “altri nominativi che hanno goduto delle prestazioni alberghiere gratuite della Una Spa” con pagamento di Bf Servizi, gruppo Fusi, troviamo soggiorni che non sorprendono come quelli a Venezia e in Versilia del 2009 per 600 euro circa di Tommaso Verdini, figlio del leader di Ala che oggi sostiene Matteo Renzi(in affari,dieci anni fa, conRiccardo Fusi
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