di Manuela TulliUn'alleanza sul clima: ieri il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon è stato in Vaticano per un Summit sull'ambiente e ha incontrato Papa Francesco che sull'ecologia ha pronta un'Enciclica, in uscita a giugno, come ha riferito lo stesso numero uno delle Nazioni Unite. Tra i due una sostanziale identità di vedute sulla questione ambientale rispetto alla quale occorre intervenire con urgenza.
Sottolineando l'attesa per l'Enciclica e per l'intervento di Bergoglio al 'Palazzo di vetro' il 25 settembre, Ban Ki-Moon, ha avuto parole di elogio: "Papa Francesco è una delle voci morali più appassionate" nella difesa della terra e degli ultimi e "io plaudo alla sua leadership". Il pontefice nel documento sottolineerà, ha riferito ancora Ban, che "è necessario cambiare atteggiamenti, stili di vita, per incidere sui cambiamenti climatici". Lo conferma anche il cancelliere dell'Accademia Pontificia delle Scienze, mons. Marcelo Sanchez Sorondo: "La situazione della terra è descritta principalmente dalle scienze naturali e dalle scienze sociali. Quindi noi pensiamo che l'Enciclica toccherà questi due temi".
Al simposio, che si è tenuto alla Casina Pio IV all'interno delle mura vaticane, tantissime personalità, a partire dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Ma tra i partecipanti anche l'economista statunitense Jeffrey Sachs, l'ex premier Romano Prodi e il presidente dell'Ecuador Rafael Correa. Una delle relazioni principali è stata affidata al professor Sachs, direttore del Network Onu sullo sviluppo sostenibile nonché direttore dell'Earth Institute della Columbia University che, in più occasioni, e anche nel suo ultimo libro uscito in questo 2015, ha evidenziato tra i nodi da affrontare la sovrappopolazione del pianeta.
Tra gli interventi del summit in Vaticano anche quello del cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ha messo in evidenza come la questione ambientale sia legata a doppio filo con quella morale: "Potremo affrontare questi problemi se, e solo se, il nostro atteggiamento sarà improntato alla questione morale e umana". Il cardinale ha fatto presente infatti che il progresso "ha un lato oscuro e costi inaccettabili". A fronte di una popolazione che sta sempre meglio, "troviamo profonde disparità con un grande numero di persone escluse e scartate, private della loro dignità".
Galletti, grande attesa per l’enciclica ambientale di Papa Francesco, alto viatico per Parigi
Tutto il mondo, di credenti e non credenti, attende la prossima enciclica di Papa Francesco sui temi dell’ambiente. Il Pontefice l’ha preannunciata nei giorni scorsi al segretario dell’Onu Ban Ki-Moon e sovente nei suoi interventi pubblici richiama al dovere della “protezione del Creato”. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti osservando che "l’altissima autorità morale del Papa, la sua costante attenzione agli 'ultimi', il suo insistere sulla dimensione 'etica' del problema stanno rendendo questa Enciclica un punto di riferimento ancor prima che venga resa pubblica. Credo che, a pochi mesi dalla conferenza sul clima di Parigi, le parole del Pontefice rappresenteranno un impulso decisivo, un invito potente alla responsabilità dei governi del mondo, il più importante viatico a quell’accordo globale che è a portata di mano ma che ancora oggi non è scontato. Solo Papa Bergoglio può spiegare fino in fondo lo spessore morale dell’impegno che ci attende nella capitale francese. Sono convinto che il Pontefice, immenso pastore di anime, più e meglio di tutti gli altri saprà trovare gli argomenti più appropriati per spiegare ciò che tutti sappiamo ma che a volte fingiamo di dimenticare e cioè che salvare il pianeta significa non solo preservare la natura, le specie animali e vegetali, ma soprattutto salvare l’uomo. Significa costruire un futuro equo e sostenibile per tutti gli uomini e le donne della terra" conclude Galletti.
Sottolineando l'attesa per l'Enciclica e per l'intervento di Bergoglio al 'Palazzo di vetro' il 25 settembre, Ban Ki-Moon, ha avuto parole di elogio: "Papa Francesco è una delle voci morali più appassionate" nella difesa della terra e degli ultimi e "io plaudo alla sua leadership". Il pontefice nel documento sottolineerà, ha riferito ancora Ban, che "è necessario cambiare atteggiamenti, stili di vita, per incidere sui cambiamenti climatici". Lo conferma anche il cancelliere dell'Accademia Pontificia delle Scienze, mons. Marcelo Sanchez Sorondo: "La situazione della terra è descritta principalmente dalle scienze naturali e dalle scienze sociali. Quindi noi pensiamo che l'Enciclica toccherà questi due temi".
Al simposio, che si è tenuto alla Casina Pio IV all'interno delle mura vaticane, tantissime personalità, a partire dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Ma tra i partecipanti anche l'economista statunitense Jeffrey Sachs, l'ex premier Romano Prodi e il presidente dell'Ecuador Rafael Correa. Una delle relazioni principali è stata affidata al professor Sachs, direttore del Network Onu sullo sviluppo sostenibile nonché direttore dell'Earth Institute della Columbia University che, in più occasioni, e anche nel suo ultimo libro uscito in questo 2015, ha evidenziato tra i nodi da affrontare la sovrappopolazione del pianeta.
Tra gli interventi del summit in Vaticano anche quello del cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ha messo in evidenza come la questione ambientale sia legata a doppio filo con quella morale: "Potremo affrontare questi problemi se, e solo se, il nostro atteggiamento sarà improntato alla questione morale e umana". Il cardinale ha fatto presente infatti che il progresso "ha un lato oscuro e costi inaccettabili". A fronte di una popolazione che sta sempre meglio, "troviamo profonde disparità con un grande numero di persone escluse e scartate, private della loro dignità".
Galletti, grande attesa per l’enciclica ambientale di Papa Francesco, alto viatico per Parigi
Tutto il mondo, di credenti e non credenti, attende la prossima enciclica di Papa Francesco sui temi dell’ambiente. Il Pontefice l’ha preannunciata nei giorni scorsi al segretario dell’Onu Ban Ki-Moon e sovente nei suoi interventi pubblici richiama al dovere della “protezione del Creato”. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti osservando che "l’altissima autorità morale del Papa, la sua costante attenzione agli 'ultimi', il suo insistere sulla dimensione 'etica' del problema stanno rendendo questa Enciclica un punto di riferimento ancor prima che venga resa pubblica. Credo che, a pochi mesi dalla conferenza sul clima di Parigi, le parole del Pontefice rappresenteranno un impulso decisivo, un invito potente alla responsabilità dei governi del mondo, il più importante viatico a quell’accordo globale che è a portata di mano ma che ancora oggi non è scontato. Solo Papa Bergoglio può spiegare fino in fondo lo spessore morale dell’impegno che ci attende nella capitale francese. Sono convinto che il Pontefice, immenso pastore di anime, più e meglio di tutti gli altri saprà trovare gli argomenti più appropriati per spiegare ciò che tutti sappiamo ma che a volte fingiamo di dimenticare e cioè che salvare il pianeta significa non solo preservare la natura, le specie animali e vegetali, ma soprattutto salvare l’uomo. Significa costruire un futuro equo e sostenibile per tutti gli uomini e le donne della terra" conclude Galletti.
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