giovedì 30 aprile 2015

Chernobyl: Greenpeace, da incendi rischio radioattività alta 'Potenzialmente equivalente a incidente nucleare rilevante'

Greenpeace stima che gli incendi in corso nei boschi attorno alla centrale nucleare di Cernobyl "rischiano di causare una notevole dispersione di radioattività". A causa della notevole contaminazione delle foreste e dei terreni attorno alla centrale, afferma l'associazione ambientalista, "i quantitativi totali di materiali radioattivi rilasciati da questi incendi potrebbero essere potenzialmente equivalenti a quelli di un incidente nucleare rilevante".

I primi incendi nell'area sono stati segnalati il 26 aprile, giorno dell'anniversario del disastro avvenuto nel 1986. "La radioattività è rilasciata in atmosfera dai fumi dell'incendio e dispersa a seconda dell'andamento dei venti, dell'altezza del pennacchio di fumo e altri fattori meteorologici - afferma l'associazione ambientalista - In incendi precedenti la radioattività è arrivata fino alla Turchia. Sulla base di dati satellitari, gli esperti di Greenpeace stimano che gli incendi abbiano interessato un'area complessiva di circa 13.300 ettari, di cui 4.100 ettari sono effettivamente andati a fuoco.

L'incendio non ha raggiunto, al momento, l'area più contaminata attorno alla centrale ma le fiamme sono adesso a 15-20 chilometri dal sito".

All'inizio di quest'anno è stata presentata un'analisi dettagliata sui rischi da incendio a Cernobyl: la conclusione, spiega Greenpeace, "è stata che nel caso peggiore il rilascio di radioattività in atmosfera potrebbe equivalere a un incidente di livello 6 della scala Ines (International Nuclear Events Scale).

Sia l'incidente di Cernobyl che quello di Fukushima sono stati collocati al livello 7 della scala Ines". Secondo l'associazione, "dopo ventinove anni, i rischi di rilascio di radioattività dall'area non sono sotto controllo e ciò può comportare ulteriori dispersioni di radioattività sull'Europa".
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