E’ un’occasione importante per essere informati con obbiettività senza i filtri degli interessi economici di lobbies ben individuate e senza quelli di appartenenze partitiche che strizzano l’occhio ai dividendi della green economy.
In Italia e nel resto d’Europa assistiamo da tempo al dilagare di imprese industriali che si contendono l’affare del secolo: i rifiuti. Al seguito di queste dilagano correnti di pensiero che si annidano in partiti e amministrazioni locali e che contrabbandano come chiusura del ciclo, “ideale” oltreché ecologica e virtuosa, la scelta del recupero di energia dai rifiuti organici. Cercheremo di chiarire perché non è così e quali enormi rischi corre la salute di quanti vivono e lavorano nei luoghi dove sorgono questi impianti, siano essi a biogas o a biometano.
Si cercherà di chiarire anche quali effetti scaturiscono dalla gestione, al limite del criminale, delle discariche attuata nei decenni trascorsi (vedi alcune ex discariche della zona di Lazzaria) e quali si nascondono in quelle che industriali e/o amministratori intendono imporre ancora oggi al territorio.
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