A
novembre Ecoambiente ha ultimato la prima tranche. Indeco si rifiuta
di par t e c i p a re
Bonifica
«non credibile»
Due
anni di correzioni in conferenza dei servizi, mai nessun dato
dall’Arpa
CONSEGUENZE
LA
NUOVA IMPIANTISTICA
BLOCCATA
A CAUSA
DI
CARENZE NEI PROGETTI
DI
TUTELA DELLE FALDE,
CONTAMINATE
DAL 2005
IL
«LODO» SUI COSTI
TRA
I GESTORI
IL
COMUNE
UNA
DELIBERA
IMPONE
FASCE
VERDI
PER
OGNI
INTERVENTO
SUGLI
INVASI
LA
REGIONE
LA
PISANA
DEVE
AUTORIZZARE
LE
STRUTTURE
PER
IL
TRATTAMENTO
Il
braccio di ferro sul nuovo
impianto
di trattamento meccanico
biologico
dura da un anno
e
mezzo e coinvolge oltre ad
Ecoambiente
anche la Regione Lazio
e
il Comune di Latina. Ma, in
realtà,
esso sottende un’altra battaglia,
quella
per la (vera) bonifica
della
discarica di Borgo Montello e
questa
battaglia dura dal 2008. In
quell’anno
l’Arpa Lazio e una conferenza
di
servizi ad hoc impongono
finalmente
a quelli che già erano
i
due gestori della discarica
(Ecoambiente
e Indeco) un «adeguato
intervento
di bonifica delle
aree»,
attestato che c’è stata contaminazione
delle
falde dai vecchi
siti
coltivati e chiusi alla bene e
meglio.
Contro il provvedimento
della
conferenza di servizi furono
presentati
ricorsi al Tribunale amministrativo,
respinti.
Intanto
Ecoambiente
ha accettato di effettuare
lavori
all’interno del sito, perché
in
prospettiva c’era la conclusione
dell’iter
per realizzare l’im -
pianto
tmb. Indeco invece si è
sempre
rifiutata di partecipare alla
bonifica
asserendo che i danni erano
stati
provocati da invasi che non
erano
di sua competenza. Ma i guai
più
seri arrivano quando inizia, ormai
due
anni fa l’iter della conferenza
di
servizi per il tmb di
Ecoambiente
perché la Provincia
chiede
che sia proprio modificato il
sistema
di isolamento del percolato,
mentre
il Comune lega i nuovi
interventi
a Montello alla creazione
di
fasce di verde; inoltre nel corso
dei
lavori emergono dubbi sull’iter
della
bonifica medesima e sulla
efficacia
delle modalità scelte. Ma
intanto
Ecoambiente pone un’altra
condizione:
il completamento della
bonifica
deve essere legato alle autorizzazioni
per
il nuovo impianto.
In
realtà la bonifica dell’area è
necessaria
per i danni già prodotti,
almeno
così recita il primissimo
verbale
(del 2009) della conferenza
di
servizi. In più a settembre una
perizia
indipendente del consulente
del
Tribunale nel processo per l’in -
quinamento
delle falde mette totalmente
in
dubbio ciò che è stato
realizzato
finora per isolare le falde
e
il perito dice anche che esistono
problemi
all’esterno dell’area che
tutti
hanno già valutato come isolata.
Tutto
questo accade mentre la
Regione
sta per approvare le Aia
per
l’impianto Tmb di Ecoambiente
e
che, improvvisamente vengono
bloccate.
Probabilmente la Regione
ferma
tutto per timore di responsabilità
penali
poiché nelle more è
già
scatatta la verifica per l’altra
autorizzazione
concessa in tutta
fretta
(il 9 settembre) al primo concorrente
di
Ecoambiente, ossia Indeco
srl,
a sua volta al centro di una
doppia
inchiesta per frode e truffa.
IL
QUOTIDIANO - Lunedì 5 Gennaio 2015
Latina
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