sabato 15 febbraio 2014

Biomasse, appello all’Europa Avviata una petizione per il rischio centrali a ridosso delle aree protette

Sabaudia, Libralato: la raccolta firme sarà inviata a Bruxelles il Comune aderisca Biomasse, appello all’Europa Avviata una petizione per il rischio centrali a ridosso delle aree protette Impianti a biomasse, dopo gli appelli, meglio passare ai fatti. Il nocciolo della questione è uno solo: è possibile autorizzare progetti per la realizzazione di impianti a biomasse o biogas senza regolamentazione ed in prossimità del Parco? Il rischio è in sostanza che centrali più o meno grandi spuntino come funghi anche su zone tutto sommato non troppo ampie e con tanto di case. Poi c’è la questione Parco. Proprio nei giorni scorsi, sull’argomento il Comune aveva fatto sapere di essere a conoscenza di un solo progetto riguardante un’area compresa tra Borgo San Donato e Colle d’Alba, fermo per le necessarie verifiche negli uffici. La Provincia però avrebbe espresso più di un parere, favorevole, alla realizzazione di impianti nel territorio di Sabaudia. Il portavoce di Ecologia e Territorio, Giorgio Libralato che da mesi porta avanti una campagna di informazione sulle biomasse con tanto di perizie tecniche, questa volta scende in campo con una petizione al Parlamento Europeo per chiedere di accendere i riflettori sulla zona di Sabaudia, soprattutto per la presenza del Parco. Quale migliore tempistica proprio ora che si parla di Mab? «Il sindaco di Sabaudia - commenta Libralato - vuole migliorare l’offerta turistica del suo comune anche difendendo il riconoscimento dell’Unesco che potrebbe essere minacciato da interventi come quelli delle centrali a biomasse e a biogas. Per collaborare attivamente con il sindaco Lucci e la sua amministrazione, associazioni e cittadini proporranno una serie di iniziative che saranno presto concretizzate. Si auspica che vengano almeno adottate le linee guida contro tali centrali concordate dai comuni di Maenza, Pontinia, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca e Sonnino». La prima di queste iniziative è proprio la petizione, on line, già ospitata sul web dall’associazione Sabaudia Futura. «Verrà proposta - continua Libralato - l’adozione di un particolare regolamento energetico e ambientale per scongiurare tali iniziative. La petizione parte invece da un presupposto ovvero il rischio di inottemperanza 2011/91/UE nelle autorizzazioni già rilasciate dalla Provincia di Latina. Anche l’amministrazio - ne comunale di Sabaudia, considerando l’impegno dimostrato finora in materia di tutela dell’am - biente, certamente farà propria tale petizione nei confronti delle autorizzazioni già rilasciate che sembrano essere passate inosservate ». Il fronte del no su biomasse e biogas partito da Maenza sembra essere destinato a scendere fino al mare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Editoriale Oggi 14 febbraio 2014

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