Nelson Mandela morto, l’ex presidente sudafricano aveva 95 anni
È stato l'attuale presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, ad annunciare stasera in un discorso televisivo alla nazione la scomparsa del suo predecessore, eroe della lotta all’apartheid nel Paese. Indetto il lutto nazionale. "Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre”. Le lacrime di Obama: "Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità"
Addio Madiba. L’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, 95 anni, è morto. È stato l’attuale numero uno del Sudafrica, Jacob Zuma, ad annunciare con le lacrime agli occhi in un discorso televisivo alla nazione la scomparsa del suo predecessore, eroe della lotta all’apartheid. “Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre”. Nel suo annuncio Zuma, che ha indetto il lutto nazionale. si è rivolto ripetutamente al premio Nobel per la Pace col suo popolare e affettuoso soprannome: Madiba. Mandela “avrà funerali di Stato” e le bandiere saranno a mezz’asta in tutto il Paese da venerdì al giorno dei funerali. “La sua anima riposi in pace. Dio benedica l’Africa” ha detto Zuma.
Il dolore di Obama: “Uno degli uomini più coraggiosi dell’umanità”. “Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità” ha dichiarato Barack Obama. “Non posso immaginare la mia vita senza l’esempio di Nelson Mandela” ha detto il presidente commuovendosi in diretta tv. “Nelson Mandela è vissuto per un ideale e l’ha reso reale. Appartiene al tempo, alla storia. Ha trasformato il Sudafrica e tutti noi. Il suo lavoro – ha aggiunto – ha significato moltissimo. Noi troviamo fonte di esempio e rinnovamento nella riconciliazione e nello spirito di resistenza che ha fatto dell’azione di Mandela una cosa vera”. Il giorno in cui Madiba “è uscito dalla prigione mi ha dato l’idea di cosa si può raggiungere quando si è guidati dalla speranza”. Mandela ha “raggiunto più di quanto ci si possa aspettare da ogni uomo. E oggi è tornato a casa. Fermiamoci e ringraziamo del fatto che sia vissuto”. Obama ha aperto il suo intervento citando le parole del leader sudafricano del 1964: “Ho combattuto contro il dominio dei bianchi e ho combattuto contro il dominio dei neri. Ho amato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutti possono vivere in armonia e con pari opportunità. E’ un ideale per il quale spero di vivere e che spero di raggiungere. E se necessario è un ideale per cui sono pronto a morire”.
Lutto nel mondo, Ban Ki-moon: “Ispirato da Mandela”. I membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno osservato un minuto di silenzio. “La sua forza morale, la sua umanità hanno abbattuto il sistema dell’apartheid. E dopo 27 anni di detenzione non ha voluto vendetta ma ha parlato di riconciliazione e pacificazione” ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon nel corso di una conferenza stampa straordinaria: “Sono stato ispirato da Mandela. Mi disse che erano state centinaia di migliaia di persone ad aver abbattuto l’apartheid, non lui solo. Fui colpito da queste parole. Come è possibile, mi chiesi, che un uomo non si attribuisca i meriti che tutti gli attribuiscono? Dobbiamo imparare da Nelson Mandela per fare in modo che questo mondo sia migliore”. Il premier David Cameron ha chiesto di tenere le bandiere a mezz’asta al numero 10 di Downing Street a Londra.”Una grande luce si è spenta nel mondo. Nelson Mandela era un eroe del nostro tempo” scrive su Twitter del primo ministro britannico.
Pochi giorni fa la figlia Makaziwe: “È un combattente”. Pochi giorni fa la figliaMakaziwe aveva detto di suo padre è “un combattente”, anche se deve lottare per sopravvivere. “Papà è sempre con noi, tanto forte, tanto coraggioso, anche sul suo letto di morte – aveva detto Makaziwe -. Credo che ci dia sempre delle lezioni: lezioni di pazienza, lezioni d’amore, lezioni di tolleranza. Ogni momento, ogni minuto con papà mi stupisce – ha aggiunto Makaziwe -. Ci sono dei momenti in cui devo darmi un pizzicotto per essere sicura di discendere da quest’uomo così forte, un combattente… Ci sono dei momenti dove si può vedere che lotta contro la morte, ma ha sempre lo spirito battagliero... Il suo spirito è ancora tanto, tanto forte, anche se è malato e costretto a letto”.
Mandela aveva lasciato l’ospedale dopo cinque mesi. Il premio Nobel per la Pace nel 1993 aveva lasciato l’ospedale a settembre anche se le sue condizioni erano critiche. Madiba era ritornato a casa a Johannesburg dopo quasi tre mesi dal ricovero per un’infezione polmonare. Una decisione, presa dai medici, che aveva esaudito il desiderio della famiglia che il 95enne padre nobile del Sudafrica democratico potesse essere curato – o finire i suoi giorni – tra le mura domestiche e non in un’anonima struttura. Così un’ambulanza, scortata dalla polizia, aveva varcato i cancelli della sua abitazione nella pace del quartiere di Houghton.
Mandela era stato ricoverato dallo scorso 8 giugno, per complicazioni legate ad un’infezione polmonare ritenuta il lascito della tubercolosi contratta durante i suoi 27 anni di prigionia. Durante la degenza aveva ricevuto costantemente messaggi di auguri da tutto il mondo mentre davanti ai cancelli la gente aveva continuato a lasciare disegni, lettere e poster indirizzati a Madiba e mazzi di fiori. Il 18 luglio scorso, tra i primi a fargli gli auguri di buon compleanno era stato proprio il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, insieme alla First Lady Michelle.
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