martedì 1 gennaio 2013

la strage annunciata di capodanno dei botti a Pontinia il boom delle costruzioni


Per fortuna la crisi e l'impossibilità di sprecare e bruciare soldi ha contribuito insieme agli appelli ad una attesa e festeggiamenti per il nuovo anno in modo più consono, sereno, tranquillo, più umano, più vicino alla sensibilità che non alle follie. Anche a Pontinia pochi botti ed esplosioni. C'è poco da festeggiare. Il degrado morale crescente fa accettare qualsiasi cosa anche un governo non eletto e imposto dai poteri forti. In tanti si chiedono da dove arrivano i soldi per i tanti disordinati cantieri di Pontinia, chi li comprerà viste le ristrettezze economiche e la scarsa disponibilità delle stesse banche. Nessuno spiega come mai a Latina ci siano diversi allarmi per i troppi appartamenti invenduti specie dalle stesse agenzie immobiliari. Eppure la malavita ha dato tanti esempi in tutti i comuni limitrofi. Sembra ripetersi quello che è successo per i supermercati e mega centri commerciali. Eppure gli allarmi ci arrivano dal Parlamento come dalla Prefettura, dai giornali come dai libri, non solo di Saviano. A Pontinia si fa finta di nulla, tanto per cambiare. Eppure i cantieri non rispettano l'allineamento architettonico, gli spazi per i parcheggi, si occupano marciapiedi senza creare percorsi alternativi come prescrive quella legge che a Pontinia non esiste. Si occupa la sede stradale senza il rispetto del codice stradale creando pericoli e quindi incidenti di cui i responsabili sono chi permette tutto questo. La crisi a Pontinia è sempre più forte, aumentano le famiglie con l'aiuto pubblico, con difficoltà a fare la spesa, basta vedere i pochi acquisti tanto al mercato del venerdì quanto nei negozi. Eppure le tante costruzioni in corso dimostrano che la crisi non c'è. Ma le banche non erogano soldi anche perchè le persone che chiedono finanziamenti non hanno posti di lavoro fissi, a volte in nero, imprenditori e aziende che non fatturano granchè o per crisi o per le mancate fatturazioni. Se a Pontinia ci sono stati pochi botti (strano il boom edilizio farebbe pensare ad una grossa disponibilità economica) non così nel resto d'Italia, come previsto e temuto.
da www.repubblica.it Due morti per i botti in Campania
Viminale: oltre 360 i feriti, 53 bambini
A Caserta un ristoratore ucciso da un petardo. Altra vittima nel Beneventano: un imprenditore colpito da un razzo al volto. Incidenti in tutta Italia, dalla Lombardia alla Puglia, dall'Emilia alla Toscana. A Roma mani amputate per quattro persone. Due minorenni in coma etilico. In Calabria uomo colpito da una pallottola vagante
Botti vietati? A Bari li fanno vendere ai bambini FOTO

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