martedì 22 gennaio 2013

Rifiuti, l'Ue boccia il Lazio "Gestione fallimentare"


La relazione della Commissione europea: siti inadeguati, la figura del supercommissario viola molti aspetti della legislazione europea. E tra le istituzioni solo scambi di accuse

di CECILIA GENTILE Totalmente inadatto il ruolo del commissario Goffredo Sottile. Vergognose le reciproche accuse fra Regione e Provincia. Assolutamente inadeguati i siti di Pian dell'Olmo, Riano e Monti dell'Ortaccio per aprire nuove discariche. Attraverso la commissione petizioni il Parlamento Europeo boccia su tutta la linea la gestione dei rifiuti nel Lazio, centrata quasi esclusivamente sulla ricerca di invasi dove gettare il pattume. 

Dopo il sopralluogo di ottobre 2012 chiesto con insistenza da comitati e residenti, la commissione presieduta da Erminia Mazzoni e composta da Judith Merkies, Margrete Auken, Roberta Angelilli, Alfredo Antoniozzi, Clemente Mastella, Roberto Gualtieri, Guido Milana, David Sassoli e Niccolò Rinaldi, ha discusso e approvato ieri a Bruxelles il suo report conclusivo, che verrà sottoposto alla votazione finale il 20 febbraio.

Il documento, 17 pagine in inglese, pesa come un macigno sulle politiche ambientali del Lazio e pone le premesse per nuove procedure di infrazione. L'unico ad essere salvato è il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che "non solo è conscio della situazione disastrosa, ma sta facendo il possibile per evitare che Roma diventi la discarica d'Italia". Il suo approccio "merita sostegno dalla Commissione europea". 

Un elogio che risulta però in contraddizione con la condanna della figura del supercommissario, istituita dallo stesso Clini, perché i suoi poteri sono controproducenti e in flagrante violazione di molti aspetti della legislazione europea sui 

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/01/22/news/rifiuti_l_ue_boccia_il_lazio_gestione_fallimentare-51025832/
rifiuti. Bocciata anche la gestione monopolistica dei rifiuti affidata a Manlio Cerroni. "Le autorità nazionali e regionali - sottolinea il report - devono intervenire per assicurare la sicurezza ambientale e sanitaria del sito di Malagrotta, evitando che rechi maggior danno all'area". 

Roma peggio di Napoli, dunque, alla cui amministrazione i parlamentari europei riconoscono la volontà di implementare una politica credibile sui rifiuti affidandola al settore pubblico. La commissione invece esprime la sua "profonda disapprovazione per l'incapacità delle autorità regionali e provinciali a lavorare in una maniera più trasparente e coerente con i Comuni per stabilire una strategia efficace sui rifiuti". "I livelli di pubblica consultazione rimangono assolutamente bassi - insiste la relazione - la popolazione locale si sente completamente ignorata dalle autorità pubbliche, che hanno fallito", facendo coincidere la politica sui rifiuti con la "Politica delle discariche". 

Infine. "Urge che i poteri conferiti allo speciale commissario sotto la cosiddetta legislazione di emergenza siano immediatamente abrogati". Bene il patto per Roma del 4 agosto 2012 sulla gestione dei rifiuti, "ma deve essere effettivamente realizzato". 

L'europarlamentare Pd Francesco De Angelis ha presentato come primo firmatario insieme ai colleghi eurodeputati Silvia Costa, David Sassoli e Guido Milana un'interrogazione scritta alla Commissione europea sull'emergenza rifiuti nel Lazio. "Il piano del commissario  dice De Angelis  non fa alcun riferimento ad un potenziamento della raccolta differenziata". 
 
(22 gennaio 2013)© RIPRODUZIONE RISERVAT

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