I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE
Associazione di Volontariato
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Comunicato stampa.
Non solo investimenti ma presenze fisiche consolidate dei boss delle mafie a Roma e nel Lazio.
L’Operazione della Dda di Roma e di Reggio Calabria, che ha portato al sequestro di immobili di prestigio nella Capitale e all’arresto di due rappresentanti della’ndrangheta calabro-romana, è per il presidente dell’associazione “I Cittadini contro le mefie e la corruzione” Antonio Turri:” l’ennesimo campanello d’allarme su come le mafie stiano massicciamente investendo da 30 anni capitali sporchi a Roma e in tutto il Lazio”. Per Turri mafia siciliana,camorra e ‘ndrangheta stanno palesemente avviando una strategia di consolidamento e contaminazione dell’intera Regione Lazio, facendo risiedere capi e gregari delle organizzazioni criminali direttamente nelle città di Roma,Nettuno,Latina,Cassino,Aprilia,Civitavecchia e Formia, solo per citare i centri più interessati.
E’ fuorviante pensare che stiano arrivando solo i capitali mafiosi. Per Turri negli archivi delle Questure e dei Carabinieri del Lazio, sono presenti centinaia di fascicoli nominativi che dimostrano come i boss abbiano scelto di vivere nelle citta del Lazio, con particolare preledizione per la Capitale e le città della costa. I Capi delle famiglie della ‘ndrangheta, che comprano i locali storici di Roma sono i nostri “vicini di casa” da almeno 20 anni. Di mestiere continuano a fare i mafiosi,quindi non investono soltanto i loro soldi sporchi,ma organizzano i traffici di armi,droga e il giro dell’usura.
Il pericolo ulteriore di queste scomode presenze che si cerca di esercizzare ma che è imminiente e quello della nascita del fenomeno del racket anche nei quartieri di Roma. Mafie autoctone, di importazione e straniere stanno tendando il salto di qualità e per Turri l’azione pur valida della DDA romana e delle forze di polizia deve essere fortemente potenziata. Non è più solo il tempo dei comizi per la politica,servono i fatti. Bisogna urgentemente destinare risorse umane e mezzi a Magistratura e investigatori, smettendola di spendere soldi in inutili commissioni di studio politiche e di esperti a pagamento sulle mafie. Servono i fatti.
Spetta alla politica ed ai rappresentanti dell’economia della Capitale, promuovere sane attività produttive che creino lavoro e che liberino il Lazio dalla disoccupazione e dalla corruzione, terreno fertile su cui i boss di casa nostra fanno affidamento nella conquista di ulteriori spazi.
Ufficio stampa I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE
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