mercoledì 9 gennaio 2013

il decreto Clini ammazza province per salvare Roma dai rifiuti


Il decreto per i rifiuti di Roma

Rifiuti7gennForzare le tappe sul riciclo e sul ricupero di materia e di energia, pieno utilizzo della capacità produttiva degli impianti di trattamento meccanico-biologico del Lazio, gestione integrata secondo le direttive europee e le leggi italiane sono al centro del decreto con cui il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, delinea le azioni per superare le criticità sui rifiuti di Roma, in attuazione di quanto disposto dalla Legge di Stabilità di fine anno (articolo 1, dai commi 358, 359 e 360, Legge n. 228 del 2012), e nomina un commissario.
Il decreto impegna le autorità locali preposte alla gestione dei rifiuti. In caso di loro inadempienza interverrà il commissario, considerando che la procedura d’infrazione 2011/4021 riguarda in particolare il conferimento in discarica di rifiuti non trattati.
Nel dettaglio, le autorità competenti hanno in via prioritaria il compito di
- raggiungere la piena utilizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani esistenti nel Lazio che hanno una capacità autorizzata residua di trattamento,
- completare le procedure in corso per l’autorizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico nel Lazio,
- favorire il recupero energetico dei rifiuti urbani
e in generale dovranno ridurre il quantitativo dei rifiuti urbani avviati a smaltimento mediante il pieno utilizzo degli impianti esistenti nella regione.
Per quanto riguarda la città di Roma, dovrà essere reso operativo il piano per la raccolta differenziata nel Comune di Roma sottoscritto da Ama e Conai il 30 giugno scorso.
In caso di inadempienza delle autorità competenti, interverrà il commissario.
Il decreto prevede tempi molto stringenti, per evitare che si determini una situazione di emergenza nella gestione dei rifiuti della capitale e nello stesso tempo per prevenire le sanzioni connesse alla procedura di infrazione europea.
“Il percorso e le misure individuate dal decreto consentono di allineare la gestione dei rifiuti di Roma e del Lazio – spiega il ministro Clini - alle direttive europee e alle leggi nazionali, utilizzando al meglio l’impiantistica esistente e programmata nella Regione. L’attuazione completa del decreto consentirà di riconsiderare la proroga di Malagrotta e la realizzazione di una discarica provvisoria a Monti dell’Ortaccio, perché gran parte delle ragioni che hanno portato a queste decisioni saranno superate dai risultati del decreto - conclude il ministro - e secondo il decreto solo in caso di necessità, e limitatamente alle quantità che risulteranno dopo il riciclo e la piena utilizzazione degli impianti, potrà essere considerata la possibilità di individuare aree idonee per discariche”.
Scheda: i contenuti del decreto
- il prefetto a riposo Goffredo Sottile è nominato commissario ai sensi del comma 358 dell’articolo 1 della legge n. 228 del 2012 per provvedere, in via sostitutiva degli enti competenti in via ordinaria e senza determinare soluzioni di continuità nelle azioni in corso, al superamento della situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Roma. Il commissario dura in carica sei mesi, salvo necessaria proroga.
- il commissario entro 8 giorni individua gli impianti di trattamento della Regione Lazio che hanno una capacità autorizzata residua; diffida le autorità competenti e le imprese titolari degli impianti a trattare in questi impianti, nei limiti della capacità residua, i rifiuti urbani prodotti dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e dallo Stato della Città del Vaticano a partire dal 25 gennaio 2013; decorso inutilmente questo termine, il commissario provvede entro i trenta giorni successivi ad adottare i necessari provvedimenti sostitutivi;
- entro 15 giorni diffida le autorità competenti a provvedere entro il 15 febbraio al completamento delle procedure di autorizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico nella Regione Lazio. Decorso inutilmente questo termine, il commissario provvede entro i trenta giorni successivi ad adottare i necessari provvedimenti sostitutivi.
- entro 15 giorni diffida le autorità competenti e le imprese a rendere operativo entro il 30 gennaio il piano per la raccolta differenziata nel comune di Roma predisposto da Ama e Conai. Decorso inutilmente tale termine provvede entro i trenta giorni successivi all’adozione dei necessari provvedimenti sostitutivi.
- entro 15 giorni diffida le autorità competenti e le imprese titolari degli interventi o degli impianti ad adottare entro il 30 gennaio le misure necessarie per favorire il recupero energetico dei rifiuti. Decorso inutilmente questo termine il commissario provvede entro i trenta giorni successivi alla adozione dei necessari provvedimenti sostitutivi.
- se necessario, il commissario individua aree idonee alla localizzazione e autorizzazione di impianti di trattamento e discariche per rifiuti urbani.
- in caso di rilevata insufficienza di capacità impiantistica di trattamento, il commissario riferisce al ministro ai fini dell'attivazione urgente delle procedure di trasferimento dei rifiuti al di fuori del territorio regionale.
- il commissario riferisce al ministro dell’Ambiente con un rapporto mensile e si avvale di due esperti designati dalla direzione generale competente del ministero, di due esperti designati da Ispra, del personale e degli esperti già operanti presso la struttura commissariale. Il commissario può avvalersi anche del personale di Regione, Provincia e Comune, di altre amministrazioni pubbliche e può chiedere il sostegno dei carabinieri del Noe.

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