sabato 5 gennaio 2013

Arsenico nell’acqua, ministro della Salute chiede interventi nel Lazio


05/01/2013, di .

Misure urgenti per tutelare la popolazione del Lazio interessata dall’emergenza arsenico nell’acqua potabile: è quanto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha sollecitato alla Regione Lazio in un colloquio con la presidente Renata Polverini.
La richiesta, resa nota dallo stesso dicastero, è stata subito seguita dalla replica della Regione che ha precisato: «il problema arsenico è stato subito all’attenzione della Giunta Polverini, e la situazione di emergenza si è venuta a creare a causa del mancato intervento nei cinque anni precedenti a questa amministrazione». Intanto l’associazione Codici ha fatto sapere che impugnerà le proroghe illegittime sul ripristino dei valori di arsenico nelle acque. Nel suo sollecito, il ministero della Salute ha ricordato di aver invitato più volte negli ultimi sei mesi la «Regione ad occuparsi della vicenda in vista della scadenza dei provvedimenti di deroga, con note scritte che non hanno avuto una risposta pienamente rassicurante sulle iniziative intraprese». E ha aggiunto che i provvedimenti di deroga, «chiesti e ottenuti dalla Regione Lazio, da ultimo alla Commissione Europea per tramite del Ministero della Salute, prevedevano, come parte integrante della richiesta, un rigoroso cronoprogramma per il rientro delle acque nei parametri di conformità che non risulta pienamente realizzato alla data del 31 dicembre 2012». La replica della Regione Lazio non si è fatta attendere. In una nota diffusa in serata, ha ricordato che «la mancata potabilità delle acque che interessa comuni nelle province di Roma, Viterbo e Latina, è stata immediatamente all’attenzione della Giunta Polverini sin dal proprio insediamento». «Occorre inoltre puntualizzare – ha precisato nella nota – come si tratti di una situazione di emergenza venutasi a creare a causa del mancato intervento nei cinque anni precedenti a questa amministrazione in cui la problematica non è stata affrontata, se non attraverso il ricorso a deroghe che hanno di fatto eluso e rinviato, in modo irresponsabile, la soluzione del problema».
La Regione ha ricordato anche di aver predisposto un piano per risolvere l’emergenza arsenico. Sul fronte deroghe l’associazione Codici ricorda che «sono scadute l’1 gennaio 2013 le possibilità di ulteriori proroghe per le deroghe ai parametri delle acque potabili. Negli ultimi tempi, le amministrazioni avrebbero dovuto riportare i valori delle sostanze previste dal Dlgs 31/2001 al di sotto dei valori stabiliti dalla legge. Ma nella regione Lazio sono molte le zone che non sono riuscite a ripristinare i valori, in particolare per l’arsenico». http://www.latina24ore.it/latina/54763/arsenico-nellacqua-ministro-della-salute-chiede-interventi-nel-lazio 

Trasporto pubblico, Latina non classificata

04/01/2013, di .
La maggiore offerta di trasporto pubblico locale si registra a Milano, Cagliari, Venezia e Torino, mentre il maggior numero di passeggeri viaggiano a Venezia, Roma e Milano. Nessun dato disponibile per Latina. A tracciare il quadro è il sesto rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” in riferimento al 2011, elaborato da Euromobility con il contributo di Bicincittà e Fit Consulting e con il Patrocinio del ministero dell’Ambiente.
Nell’ultimo anno, secondo i dati di Legambiente utilizzati nel presente rapporto, le città di Monza, Bergamo Cagliari, Novara, Torino e Brescia hanno incrementato di molto l’offerta di trasporto pubblico, mentre nelle città di Modena, Salerno, Livorno, Napoli e Prato si è registrata una preoccupante riduzione. Sempre secondo i dati di Legambiente, nelle città di Foggia, Bergamo, Cagliari, Firenze, Monza, Torino, Brescia e Novara è cresciuto il numero di passeggeri trasportati, mentre una flessione superiore al 10% si è registrata nelle città di Palermo, Ferrara, Potenza, Pescara, Bari, Napoli. I dati dimostrerebbero che l’aumento di offerta da parte delle amministrazioni è premiato da una positiva risposta da parte dei cittadini, che usano di più il trasporto pubblico.
I dati di Legambiente relativi all’ultimo anno non sono disponibili per le città di Latina, Aosta, Messina, Rimini, Siracusa e Reggio Calabria e ciò ha influito anche sulla classifica finale. http://www.latina24ore.it/latina/54752/trasporto-pubblico-latina-non-classificata

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