mercoledì 1 giugno 2011

Pontinia su Terra il sequestro dei fanghi


A Pontinia, secondo il rapporto della Polizia Provinciale e dell'Arpa, sono stati rinvenuti fanghi (tossici ?) sulle sponde del fiume Ufente. Questi fanghi sarebbero provenienti da un'azienda casearia di Marcianise (CE) e sarebbero stati depositati sul terreno dell'azienda Fondana Allevamenti. Secondo il rapporto l'azienda avrebbe l'autorizzazione a stoccare questo tipo di fanghi ma le operazioni sarebbero avvenuto in difformità dalla stessa autorizzazione sulle sponde del fiume, senza rispettare la distanza minima. Si tratta di circa 272 tonnellate divisi in 8 cumuli che pare fossero depositati da giorni. Per questo è stato posto sotto sequestro il terreno. Sembra siano in corso accertamenti anche presso altre sedi della società Fondana Allevamenti in provincia di Latina e Caserta. La proprietà della società Fondana Allevamenti comprende una superficie di oltre 50 ha nelle campagne del comune di Pontinia tra l'Appia, la Migliara 54 e l'Ufente. La polizia provinciale solleciterà un’ordinanza al Comune di Pontinia perché si proceda prima possibile alla bonifica dell’area, salvo poi addebitare i costi ai responsabili dei reati contestati. Ma a questo punto le indagini puntano a capire anche se ci sono stati altri depositi di fanghi incontrollati e se il trasporto di tutti i quantitativi autorizzati dalla Campania E' stata presentata anche la denuncia in procura da Legambiente. Secondo Lorenzo Parlati (presidente regionale di Legambiente): “Occorre una bonifica immediata per evitare che i fanghi continuino ad inquinare la falda e anche il fiume e con essi la stessa agricoltura fiorente della zona”. E' un nuovo attacco all'ambiente dopo che nel passato sono stati rinvenuti migliaia di fusti tossici nell'area industriale di Mazzocchio, oggetto di interrogazione parlamentare dell'antimafia, alcuni incendi (all'azienda Sep 2 e al centro di compostaggio, ai territori circostanti), nell'area dell'ex Mira Lanza, abbandono di rifiuti sulla sorgente Fontana di Muro, nell'area dei Gricilli (di proprietà della Regione Lazio), nello stesso fiume Ufente, nella discarica abusiva della Migliara 49. E' evidente che senza un'azione comune dei vari enti si continua a correre dietro alle emergenze. C'è invece bisogno di attività riqualificanti e preventive. Come per esempio l'installazione di telecamere per sorvegliare il deposito continuo di materiale vario, tra cui notevoli quantità di amianto, lungo la discarica abusiva della Migliara 49. Valorizzare l'agricoltura di qualità con l'istituzione del marchio di produzione della pianura pontina che distingua la qualità degli ortaggi e delle mozzarelle di bufala e di mucca che oggi danno lavoro a decine di aziende di trasformazione di piccole dimensioni, con centinaia di posti di lavoro. Di questo e della produzione di energia elettrica dal bio gas si è parlato in una riunione la scorsa settimana in una riunione presso l'Azienda Agrituristica Mesa di Pontinia, presenti il sindaco Tombolillo, alcuni esponenti CIA e Coldiretti oltre ad una decina di aziende agricole della provincia. Giorgio Libralato Pontinia Ecologia e Territorio 31 maggio 2011

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